Bellinzonese

Esplodono i pernottamenti nel Bellinzonese 'autentico'

In settembre sono cresciuti del 12%, molto di più rispetto alle altre mete ticinesi. Trotta, direttore del turismo cantonale: 'Una regione tutta da scoprire'

Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo (Ti-Press)
5 novembre 2019
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La regione del Bellinzonese e Alto Ticino sta notevolmente incrementando la propria attrattiva turistica. Dopo i dati incoraggianti registrati negli anni più recenti, durante l'ultimo mese di settembre, in particolare, i tassi di occupazione alberghiera della città con i suoi tre castelli e la tranquilla Valle di Blenio sono stati eccezionalmente buoni. «Il Ticino è particolarmente apprezzato dai turisti confederati in primavera e autunno», rammenta Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, interpelltato da Keystone-Ats: «Mentre per le più lunghe vacanze estive scelgono le mete estere, per i brevi soggiorni amano venire in Ticino, specie nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre». E fin qui nulla di nuovo.

'Molto da scoprire'

A stupire sono i dati relativi ai pernottamenti. Nel Bellinzonese durante i primi nove mesi dell'anno in corso sono aumentati del 7% rispetto allo stesso periodo del 2018. Guardando solo al mese di settembre, il dato del Bellinzonese è esploso: +11,8%. Al contrario, la classica regione turistica di Locarno è cresciuta 'solo' del 3,3%. Mentre nel Luganese si è registrato addirittura un calo dello 0,8%. Stabile il Mendrisiotto con un +0,1%. «Bellinzona e dintorni sono percepiti come autentici», è convinto Trotta. «Si tratta di località meno note delle valli Maggia e Verzasca. Qui si può dunque ancora scoprire una regione», riassume il direttore di Ticino Turismo.

'Investire nelle infrastrutture'

Sebbene la densità alberghiera della regione sia ancora significativamente inferiore a Locarno o Lugano, negli ultimi anni sono state rinnovate e potenziate alcune infrastrutture d'accoglienza. Vale la pena ricordare l'Hotel Internazionale situato proprio di fronte alla stazione Ffs cittadina, mentre Giubiasco può vantare da qualche tempo un hotel a quattro stelle, il Tureta, che si affaccia sulla rinnovata piazza centrale. Inoltre sono stati aperti alcuni piccoli alberghi in Leventina (ben due ad Airolo) e nell'alta Valle di Blenio. «Questo dimostra che è importante iniziare a credere maggiormente nel turismo e a investire nelle infrastrutture», annota ancora Trotta.

Gli americani fanno boom in Ticino: +20%

A impressionare è l'incremento dei pernottamenti degli ospiti americani: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quasi il 20% in più di turisti a stelle e strisce ha visitato il Ticino da gennaio a oggi. A titolo di paragone, gli ospiti tedeschi fanno registrare un saldo positivo dell'1%. Trotta è convinto che la strategia 'Win back Europe' di Svizzera Turismo cominci ad avere effetto. Guardando alle cifre nude e crude relative al Ticino, con 1'924'927 di pernottamenti i mesi da gennaio a settembre 2019 sono stati buoni. Tuttavia il 2017 rimane la stagione migliore degli ultimi cinque anni con un totale di 2'024'183 'dopato' da due circostanze positive: l'iniziativa della banca Raiffeisen che offriva importanti sconti, nonché l'euforia creata dalla nuova galleria ferroviaria di base del San Gottardo. Ciò che nel 2017 ha fatto salire i pernottamenti del 7%.

E arriverà il Ceneri

Il direttore del turismo ticinese si augura infine che l'apertura, fra un anno, della galleria di base del Ceneri produca un effetto simile: «Il tempo di percorrenza tra Lugano e Locarno sarà dimezzato a 30 minuti», e ne basteranno meno di 15 per la tratta Lugano-Bellinzona: «In questo modo le tre città più grandi si avvicineranno notevolmente rendendo più attrattivo agli occhi dei turisti l'intero cantone».

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