Bellinzonese

Biasca: in arrivo protesi e lavorazione di materie prime

Due nuovi insediamenti nella zona industriale porteranno per l'inizio del prossimo anno tra i 20 e i 30 posti lavoro nella zona industriale

Ti-Press
8 giugno 2019
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Non sempre vale la regola che chiusa una ditta se ne apre un’altra, ma qualcosa nella Zona industriale di interesse cantonale (Ziic) si sta muovendo. Come conferma da noi contattato il manager d’area Stefano Melera (entrato in attività ad aprile 2018), il lavoro svolto finora sta portando i primi frutti. Oltre al già annunciato arrivo della ditta Mediluc che si concretizzerà nel corso dell’estate (in trasloco dalla zona industriale di Bodio-Giornico al sedime di Biasca dov’era presente il prototipo dell’Airlight Energy), le trattative sono già avanzate per l’insediamento di una ditta che intende occupare uno dei capannoni attualmente dismessi, spiega Melera. Bocche cucite sul nome, ma si tratta di un’azienda iscritta a Registro di commercio in Svizzera da un gruppo estero, attiva nel settore della lavorazione delle materie prime per il settore alimentare.

Due arrivi importanti dunque che permetteranno di aumentare di 20-30 unità gli attuali 250 posti di lavoro della Ziic e che invertiranno la tendenza dopo il taglio di 8 impieghi a Intervalves a fine 2018 e, qualche mese prima, l’annunciata chiusura di Elcotherm e la conseguente perdita di 23 posti di lavoro. Vi sono inoltre, aggiunge Melera, altri contatti con ditte interessate all’insediamento, in particolare dall’Italia e dalla Svizzera tedesca. «Si tratta di trattative che richiedono molto tempo. Vanno ad esempio calcolati sopralluoghi con gli interessati negli spazi dismessi, colloqui con i proprietari dei capannoni, analisi del business plan delle aziende e valutazioni sull’idoneità rispetto ai criteri di insediamento richiesti», sottolinea.

Le decisioni relative alla Ziic sono di competenza di un’apposita commissione che coinvolge i portatori d’interesse di quest’area, ovvero Comune, Patriziato (proprietario dei sedimi che cede in diritto di superficie al Comune), Cantone ed Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e valli (che ha assunto il manager d’area per occuparsi dell’operatività della Ziic). Tra i compiti di cui Stefano Melera si sta impegnando vi è, oltre alla strategia di comunicazione, anche l’aggiornamento della convenzione che regola questa commissione, risalente agli anni 80, e la creazione di un regolamento interno per stabilire le funzioni degli attori coinvolti.

Occhi puntati verso Usi e Supsi

Il ruolo del manager d’area passa anche dalla messa in rete delle aziende cercando ad esempio di ottimizzare gli spazi in base alla necessità e di sfruttare le risorse disponibili in loco (come nel caso della rete di teleriscaldamento). «La messa in rete passa però anche dal collegare le ditte nella Ziic con aziende simili e col settore della formazione», spiega Melera. In particolare gli occhi sono puntati verso Supsi e Usi anche alla luce del fatto che l’Università della Svizzera italiana intende aprire una propria antenna ad Airolo. L’auspicio per il futuro, sottolinea il manager d’area, è di riuscire a sviluppare una specializzazione all’interno della zona industriale di Biasca, ad esempio per il settore medicale grazie alla presenza della ditta farmaceutica Helsinn e all’arrivo di Mediluc specializzata in protesi.

Zona artigianale a Personico: Comune sconfessato dal Tram

Poco più a nord di Biasca, ha subìto una battuta d’arresto il progetto del Municipio di Personico di espropriare alcuni terreni per realizzare una Zona artigianale di interesse comunale (Zaic). Come scrive il municipale Augusto Bontà sull’edizione di giugno del periodico comunale ‘La Finestra’, negli scorsi mesi il Tribunale amministrativo cantonale (Tram) ha dato torto al Comune sulla variante di Piano regolatore che era necessaria per l’ampliamento dell’area. Alla base della decisione del Tram, il fatto che finora l’unica interessata all’insediamento fosse la Mediluc, ditta che “a causa delle lungaggini di questa modifica di Piano regolatore” ha deciso di puntare su Biasca. L’esecutivo rimanda pertanto alla prossima legislatura un’eventuale rivalutazione sul da farsi.

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