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Comproprietari che partecipano agli utili

La active ownership un mezzo efficace per contribuire agli obiettivi di sostenibilità

26 giugno 2023
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Tramite la active ownership, i fornitori di servizi finanziari raggruppano gli interessi delle investitrici e degli investitori. Questo approccio costituisce un mezzo efficace per contribuire agli obiettivi di sostenibilità. Per questo la trasparenza è un criterio importante.

In seguito alla comparsa delle immobilizzazioni finanziarie sostenibili, nel corso degli ultimi vent’anni si sono sviluppati diversi approcci che fanno confluire aspetti sociali ed ecologici nelle decisioni d’investimento. Ma ad oggi non ci sono standard unitari per gli strumenti finanziari sostenibili. Per questo motivo è facile muovere l’accusa di greenwashing, ovvero il fatto che gli offerenti presentano i loro fondi descrivendoli “più verdi” di quanto non siano effettivamente.


Sandro Maccini, responsabile Pianificazione finanziaria
e Investimenti di Raiffeisen Svizzera.

In tale contesto, a fine 2022, il Consiglio federale – esprimendo il suo parere sulla prevenzione del greenwashing – ha parzialmente contribuito a chiarire la questione: l’impact investment e la active ownership vengono qui citati esplicitamente come approcci finalizzati a fornire un contributo agli obiettivi di sostenibilità. L’impact investment pone in primo piano obiettivi di sostenibilità concreti e misurabili. Con la active ownership, invece, le investitrici e gli investitori, tramite il dialogo attivo con le aziende, si impegnano per il miglioramento in materia di diritti umani e diritto del lavoro, di gestione aziendale e di standard ecologici. Inoltre si mettono in gioco in modo proattivo, esercitando il loro diritto di voto e coordinandosi con altre investitrici e investitori. «Questo approccio necessita di tempo per portare frutti», afferma Sandro Maccini, responsabile Pianificazione finanziaria e Investimenti di Raiffeisen Svizzera. «La nostra esperienza ci insegna tuttavia che in questo modo sono possibili cambiamenti reali».

Ma secondo il Consiglio federale non basta limitarsi a “fare”. Nel suo documento programmatico, il governo segnala che per un approccio di active ownership completo serve anche la trasparenza. Concretamente: le banche sono tenute a fornire dati precisi sugli investimenti target, sul coordinamento con altre investitrici e altri investitori, sul processo di influenza e sulla valutazione dell’efficacia; e devono far certificare tali dati da una parte terza indipendente. Questo per garantire la credibilità degli obiettivi di sostenibilità, afferma il Consiglio federale.


Focus su tre tematiche di active ownership

Nella primavera 2022, Raiffeisen ha avviato un dialogo attivo con le imprese in collaborazione con le società Ethos e ISS, che forniscono consulenza su tematiche legate all’esercizio dei diritti di voto. «Siamo consapevoli dei diritti e degli obblighi fiduciari che assumiamo per conto dei nostri clienti», dichiara Sandro Maccini: «La sostenibilità nelle nostre soluzioni d’investimento va quindi oltre la mera osservanza dei criteri ESG in sede di selezione dei titoli». Anche se l’introduzione di un regolamento proprio di Raiffeisen era già stato un passo importante, dalla fine del 2022, per i fondi sostenibili del marchio proprio “Futura” e i depositi della clientela, i dati sulla performance finanziaria sono stati inoltre integrati con indici dettagliati e riportati in modo trasparente. Queste informazioni comprendono i rating di sostenibilità, le emissioni di gas serra e i contributi delle aziende ai 17 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite. Per i dati e le analisi di sostenibilità, Raiffeisen collabora con la società di rating Inrate.

Il dialogo con le investitrici e gli investitori viene condotto quindi anche, soprattutto, con le aziende registrate nei propri fondi Futura sostenibili e nei depositi della clientela. A tal proposito, Raiffeisen si concentra soprattutto sulle aziende che hanno un rating di sostenibilità insufficiente o gravi controversie riguardanti temi quali il cambiamento climatico, il diritto del lavoro e i diritti umani, la responsabilità digitale e la protezione dei dati. Idealmente, nasce un dialogo nel quale il management accetta una sfida definita e presenta una strategia credibile per affrontarla con successo. Nel giro di due-tre anni si vede se il problema è risolto e se sono state attuate misure adeguate. «Il dialogo con le investitrici e gli investitori rappresenta un approccio cooperativo», così Maccini descrive il processo. «Le investitrici e gli investitori rendono le problematiche fondamentali comprensibili per il management. Il management poi avrà il compito di avviare misure convincenti per risolvere tali problematiche».

Nella maggior parte dei casi, le aziende reagiscono agli input delle investitrici e degli investitori: acquistano ad esempio nuovi impianti che producono emissioni notevolmente minori o passano dalle fonti di energia fossili a quelle rinnovabili. Introducono talvolta linee guida specifiche, ad esempio per la protezione dei collaboratori o relative alla valutazione e alla gestione dei dati. Tali misure implicano tempi di reazione da parte delle imprese, che vengono continuamente sollecitate in merito ai progressi ottenuti e con le quali si verifica quali risorse siano state utilizzate allo scopo.


Le investitrici e gli investitori conoscono i dettagli

Per presentare alle investitrici e agli investitori in modo trasparente questo approccio relativo agli investimenti sostenibili, a giugno 2023 Raiffeisen ha pubblicato per la prima volta il Report Active ownership. Innanzitutto, l’anno scorso si è avviato il dialogo con 20 aziende, tra cui Apple, Amazon, la società madre di Facebook Meta e Netflix. Maccini descrive un quadro non omogeneo: «Due terzi di queste aziende hanno definito obiettivi a livello di zero emissioni nette, ma solo la metà di loro presenta anche un obiettivo di riduzione convalidato». La situazione è simile per quanto riguarda il tema “Diritto del lavoro e diritti umani”. Solo poche aziende partecipano a iniziative su questi temi e acconsentono a essere sottoposte a verifiche e confronti da parte di programmi benchmark.

Il quadro è variegato anche in relazione ai progressi delle aziende sul tema della responsabilità digitale e della protezione dei dati. Con alcune aziende, come ad esempio Swatch Group, il dialogo è stato appena avviato, mentre Holcim e Nestlé sviluppano già strategie credibili per la risoluzione dei problemi. Proprio per quanto concerne Nestlé, che viene spesso criticata, gli effetti degli impegni delle investitrici e degli investitori sono particolarmente evidenti.


In caso di dubbio, trarre le dovute conseguenze

Cosa succede se l’impegno non dà alcun frutto? «Se per tre anni non accade nulla, traiamo le dovute conseguenze», spiega Maccini. «In tal caso diciamo: “Le nostre e i nostri clienti sono i vostri azionisti. Detengono le vostre azioni e di conseguenza si assumono anche il rischio per ciò che voi fate”». Se un’azienda non fa nulla in relazione ai temi dell’impegno, la banca in qualità di intermediaria deve comunicare ai clienti che per questo fondo il rischio non paga e che si cerca un’alternativa per tale azione nell’ambito del fondo.

Secondo il Consiglio federale i fattori ambientali, gli aspetti sociali e una buona gestione aziendale oggi sono elementi irrinunciabili per decisioni d’investimento al passo con i tempi. Con l’impegno attivo e la active ownership i fornitori di servizi finanziari si incaricano di far sì che gli interessi di tutte le istanze coinvolte siano allineati, e non solo in riferimento alla sostenibilità.

Investimenti sostenibili presso Raiffeisen

Il regolamento “Futura” di Raiffeisen è la base su cui fondiamo l’inserimento degli aspetti di sostenibilità nelle soluzioni d’investimento. Si tratta di diversi approcci di sostenibilità, tra questi anche la active ownership. Quest’ultima comprende il dialogo attivo con le aziende (Impegno) e l’esercizio consapevole dei diritti di voto connessi con gli investimenti (Proxy voting). In breve: creiamo trasparenza in modo tale che le investitrici e gli investitori comprendano fin dall’inizio che cosa significa concretamente “Futura” ovvero investire in modo sostenibile presso Raiffeisen.

raiffeisen.ch/sostenibilita

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