Svizzera

Amherd scrive a Putin e invita a tornare al dialogo

La presidente della Confederazione ha inviato una lettera all'omologo russo dopo la rielezione

In sintesi:
  • Ne dà notizia il Sonntagsblick
  • Il Dipartimento federale della difesa precisa che ‘non è una lettera di congratulazioni’
Viola Amherd e Vladimir Putin
(Keystone)
21 aprile 2024
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La presidente della Confederazione Viola Amherd ha inviato lo scorso marzo una lettera all'omologo russo Vladimir Putin in occasione della rielezione. Ne dà notizia oggi il domenicale svizzero-tedesco Sonntagsblick, sottolineando che lo scopo della missiva era sollecitare un ritorno al dialogo, in un momento in cui i rapporti tra Berna e Mosca si stanno facendo più tesi.

Venerdì il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov – riferendosi alla Conferenza di pace sull'Ucraina programmata a metà giugno nella regione del Bürgenstock – ha infatti affermato che "la Svizzera si è trasformata in un Paese apertamente ostile nei confronti della Russia e non è adatto per i colloqui sull'Ucraina".

Inviato dopo la rielezione di Putin, lo scritto "non è una lettera di congratulazioni", ma piuttosto un "invito al dialogo in tempi difficili", ha dichiarato al settimanale un portavoce del Dipartimento federale della difesa.

Nella missiva – precisa il Sonntagsblick –, Viola Amherd spiega la posizione della Svizzera, chiedendo il rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e dei principi universali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, che devono costituire la bussola nella ricerca della pace e della prosperità.

Il testo contiene anche messaggi di cordoglio per le vittime dell'attacco terroristico a Mosca del 22 marzo e per le vittime delle inondazioni in diverse regioni della Russia.

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