Per i pompieri il fronte caldo è quello dei pericoli naturali

La Coordinazione svizzera dei pompieri ha pubblicato la sua ultima statistica. Le cifre forniscono un quadro completo del corpo pompieri nella Confederazione e nel Principato del Liechtenstein, evidenziando che nel 2023 sono stati registrati molti più interventi per disastri naturali rispetto al 2022, fortemente caratterizzato soprattutto da incendi.

Nel 2023 sono stati in servizio per la popolazione svizzera e del Principato del Liechtenstein 1'154 organizzazioni di pompieri, cifra che comprende 160 corpi pompieri aziendali nel sistema di milizia e 17 corpi pompieri professionisti. Complessivamente il corpo pompieri ha impiegato 77'650 persone, di cui quasi l'88% uomini, seppur negli ultimi dieci anni la percentuale di donne è in lento ma costante aumento, passando di fatto dall'8% nel 2012 all'attuale 12%.

Dagli allarmi al salvataggio

Nel 2023 i pompieri hanno prestato 926'054 ore di servizio nell'ambito di 84'768 interventi complessivi. Gli interventi più frequenti (25%) hanno riguardato i sistemi di allarme antincendio, mentre il 21% degli interventi ha riguardato l'assistenza tecnica, come il salvataggio di persone negli ascensori, il recupero di veicoli o il salvataggio di animali. Le operazioni antincendio risultano al terzo posto (17%), seguite dai rischi naturali (13%) che registrano, rispetto all'anno precedente, un aumento del 71%.

Il numero complessivo degli interventi in seguito ad allarme è aumentato del 7%. Ciò è dovuto in particolare all'aumento dei disastri naturali per cui si è reso necessario un maggior numero di interventi. Mentre nel 2022 sono stati effettuati 6'346 interventi, nel 2023 la cifra è salita a 10'896.