Svizzera

Il mozzicone per terra potrà costare fino a 300 franchi di multa

Via libera dagli Stati alla nuova legge contro il littering, che prevede l'introduzione di sanzioni. Restano solo da limare le divergenze col Nazionale

Chi inquina... pagherà
(Keystone)
7 dicembre 2023
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Evitare gli sprechi di risorse al fine di mitigare l'impatto sull'ambiente dell'economia. È l'obiettivo della revisione della legge sulla protezione dell'ambiente adottata oggi, 7 dicembre, anche dal Consiglio degli Stati (37 a 2), che mira a introdurre la cosiddetta economia circolare. Previste anche sanzioni contro il littering: in futuro, chi getterà a terra rifiuti verrà punito con una mula massima di 300 franchi. Il dossier va al Nazionale per le divergenze.

L'obiettivo del progetto è sviluppare l'economia circolare, rendere l'economia elvetica più efficiente, ridurne l'impatto sull'ambiente e aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento, ha spiegato a nome della commissione Damian Müller (Plr/Lu). L'approccio è globale e copre l'intero ciclo del prodotto: non solo la valorizzazione dei rifiuti, ma anche il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio.

Il disegno chiede alle autorità di attuare misure di protezione ambientale che si basino sul principio della conservazione dell'ambiente e delle risorse naturali. Per farlo la revisione legislativa punta a una stretta collaborazione con gli ambienti economici. Gli ostacoli normativi o amministrativi saranno ridotti.

Nel corso dell'esame, il plenum ha aderito alla maggior parte delle decisioni del Consiglio nazionale. Tuttavia ha mantenuto di principio il monopolio cantonale dello smaltimento dei rifiuti urbani. La raccolta volontaria da parte di imprese private dovrebbe essere possibile soltanto se il Consiglio federale la autorizza per determinate tipologie di rifiuti.

Secondo la camera dei Cantoni occorre poi garantire che la raccolta da parte di privati non venga sospesa se non risulta più redditizia, ad esempio a causa della fluttuazione dei prezzi dei materiali, e che il settore pubblico debba quindi colmare tale lacuna.

In questo modo si darà un’opportunità a modelli aziendali innovativi nella gestione dei rifiuti senza ostacolare la pianificazione e il finanziamento del riciclaggio da parte di Cantoni e Comuni.

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