Svizzera

Richiedenti asilo, le procedure non vanno esternalizzate

Per Elisabeth Baume-Schneider, ‘il nostro è uno Stato di diritto. Non possiamo perseguire una politica che non sia compatibile con le nostre basi legali’

Elisabeth Baume-Schneider
(Keystone)
26 novembre 2023
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La responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia Elisabeth Baume-Schneider prevede che anche nel 2024 in Svizzera saranno presentate circa 28'000 domande di asilo, lo stesso numero di quest'anno. Allo stesso tempo, esclude categoricamente di esternalizzare le procedure all'estero.

"Abbiamo un'etica, abbiamo uno Stato di diritto", dichiara la consigliera federale socialista in un'intervista pubblicata dalla Nzz am Sonntag. "Non possiamo perseguire una politica simbolica che non sia compatibile con le nostre basi legali".

‘Chiasso non è Lampedusa’

La ‘ministra’ della Giustizia prevede circa 28'000 domande di asilo per l'anno prossimo, "sempre ammesso che la situazione in Medio Oriente, ad esempio, non cambi completamente". Tuttavia, la Svizzera ha ancora le risorse per una politica d'asilo umana.

Baume-Schneider riconosce che una parte della popolazione è preoccupata per le numerose persone che giungono in Svizzera. Ma, allo stesso tempo, sostiene che la gente sia ancora molto solidale e disposta a impegnarsi per i profughi. E, nonostante i numerosi arrivi, Chiasso non può essere paragonata a Lampedusa, l'isola appartenente alla regione italiana della Sicilia dove si susseguono gli sbarchi di disperati provenienti dal Nord Africa.

Sono 15'000 le domande pendenti

Non va inoltre dimenticato che la Segreteria di Stato della migrazione non opera ancora come in situazioni di normalità. Attualmente ci sono 15'000 domande di asilo non evase, mentre normalmente sono 4’000. "Dobbiamo davvero uscire dalla modalità di emergenza", dice Baume-Schneider. È essenziale che la cooperazione tra i Cantoni e le Città possa essere nuovamente pianificata in modo migliore.

La responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia afferma inoltre di non aver paura di una Svizzera con dodici milioni di abitanti, a condizione però che ci siano sufficienti alloggi a prezzi accessibili, che i trasporti pubblici siano ben sviluppati e che la pianificazione territoriale sia corretta. Dice tuttavia che una tale crescita demografica non è un obiettivo.

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