Svizzera

Disabilità e inclusione, in Svizzera resta molto da fare

Pro Infirmis pubblica per la prima volta un apposito indice. ‘Esclusione in molti ambiti, chiara necessità di agire’

L’Onu ha attestato nel 2022 che la Svizzera ha molto da recuperare in termini di inclusione
(Keystone)
19 settembre 2023
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Zurigo – Quattro persone con disabilità su cinque si sentono fortemente escluse dalla società. La loro esclusione è particolarmente evidente in politica, nel lavoro e nella mobilità. Lo evidenzia il primo Indice svizzero di inclusione stilato da Pro Infirmis.

La più grande organizzazione che si occupa di persone con disabilità ha presentato oggi il primo studio rappresentativo sull'argomento. Stando a una nota, l'Onu ha attestato che è già dal 2022 che la Svizzera ha molto da recuperare in termini di inclusione.

Finora mancava però una valutazione dal punto di vista dei diretti interessati. I risultati dell'indagine presentata oggi arrivano alla conclusione che la Svizzera esclude le persone con disabilità in molti ambiti della vita.

Tre quarti degli intervistati non si sentono sufficientemente rappresentati e presi in considerazione in politica. La metà di loro vede peraltro solo opportunità limitate per sé nel mercato del lavoro. L'ostacolo principale è in questo caso la scarsa disponibilità delle aziende ad assumere persone con disabilità. E, secondo l'indagine, i posti di lavoro adatti sono troppo pochi.

Difficoltà sui trasporti pubblici

Un terzo degli intervistati ha inoltre difficoltà a utilizzare i trasporti pubblici. Gli ostacoli fisici, come piattaforme o fermate troppo alte o troppo basse, sono le ragioni principali.

Secondo Pro Infirmis, il primo Indice di inclusione mostra una chiara necessità di agire. Il 20% della popolazione svizzera che vive con disabilità non deve continuare a essere escluso. Sono uguali in linea di principio, ma non nella realtà.

Per garantire la partecipazione di tutte le persone, indipendentemente dalla loro disabilità, l'intera società deve collaborare. Le barriere devono essere rimosse. In vista delle elezioni federali del 22 ottobre, Pro Infirmis ha anche allestito una lista interpartitica di candidate e candidati con disabilità in corsa per il Consiglio nazionale.

Il 22 ottobre una lista per l'inclusione

La lista per l'inclusione, consultabile sul sito di Pro Infirmis, comprende una trentina di candidati di quasi tutti i partiti, ad eccezione dell'Udc. Non vi figurano candidati del Ticino o dei Grigioni. L'unico consigliere nazionale con disabilità eletto quattro anni fa è Christian Lohr (Centro/TG). In seguito a un grave incidente sugli sci lo scorso inverno, che lo ha costretto in sedia a rotelle, la lista degli uscenti con disabilità comprende ora anche Philipp Kutter (Centro/ZH).

Pro Infirmis ha commissionato il sondaggio sull'inclusività alla società di consulenza Grünenfelder Zumbach. Sono state intervistate 1’433 persone con disabilità di età compresa tra i 16 e i 64 anni in tutta la Svizzera.

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