elezioni federali

Nei Grigioni e a Berna è record di candidati

Nel cantone trilingue mai avevano corso in 122. In quello della capitale si è passati da 651 aspiranti consiglieri e 34 liste rispettivamente a 776 e 39.

L’aula del Consiglio nazionale

Sono 25 le liste grigionesi per l'elezione del Consiglio nazionale inoltrate fino a ieri, termine ultimo, alla cancelleria dello Stato a Coira. Complessivamente, per i cinque seggi retici alla Camera del popolo competono 122 persone, un numero mai raggiunto prima. Le donne rappresentano il 33% dei candidati, una quota nella norma per i Grigioni.

Venticinque liste e 9 partiti

Le 25 liste fanno capo a nove diversi partiti, un numero pure superiore al passato. Per la prima volta in corsa per una poltrona vi sono il Partito evangelico (Pev) e i Grigionesi liberi e indipendenti. È "riapparsa" anche l'Unione democratica federale (Udf), che non aveva presentato alcuna lista né nel 2015 né nel 2019.

Nella campagna elettorale si affrontano due grandi congiunzioni. Da un lato l'Alleanza del Centro con il Plr (per un totale di sette liste), dall'altro la cosiddetta Alleanza per il clima, in cui figurano Ps accanto a Verdi liberali (Pvl), Verdi e Grigionesi liberi e indipendenti (undici liste).

Con cinque liste ciascuno, comprese quelle dei giovani, Udc e Pvl hanno presentato il maggior numero di candidati. Seguono il Centro (quattro liste), Ps e Plr (tre) e Verdi (due). Udf, Pev e Grigionesi liberi e indipendenti presentano una lista ciascuno.

Degli uscenti solo Sandra Locher Benguerel (Ps) non si ricandida. Magdalena Martullo-Blocher (Udc), Anna Giacometti (Plr), Martin Candinas (Centro) e Jon Pult (Ps) si presentano invece nuovamente al giudizio degli elettori.

Lotta destra-sinistra per il seggio vacante del Ps

La competizione elettorale concerne essenzialmente il seggio reso vacante dalla mancata ricandidatura di Locher Benguerel. L'Udc lo aveva perso quattro anni fa e ora vuole riconquistarlo. Oltre a Martullo-Blocher, i democentristi hanno candidato in particolare il presidente del partito Roman Hug e il presidente dell'Unione grigionese dei contadini Thomas Roffler.

Oltre alla sua figura di riferimento, il consigliere nazionale uscente e vicepresidente del Ps nazionale Jon Pult, i socialisti hanno candidato quattro granconsiglieri (tre donne e un uomo).

Numeri in netto rialzo

Nel Canton Berna le liste per il Consiglio nazionale sono ambite come non mai. In totale 776 persone si presentano alle elezioni, rende noto oggi la Cancelleria di Stato bernese in seguito alla chiusura delle candidature avvenuta ieri.

Per i 24 seggi a disposizione corrono 328 donne e 448 uomini, con i loro nomi distribuiti su 39 liste. Si tratta di un record cantonale sia a livello di singole persone che di liste. I dati più elevati si erano registrati in precedenza quattro anni fa, con 651 candidati e 34 liste. La quota di donne è praticamente invariata al 42,3%.

Il numero elevato di liste è dovuto al fatto che diversi partiti hanno creato sotto-categorie tematiche. Questa strategia è stata scelta in particolare dal Centro e dai Verdi liberali.

Con Mass-Voll e Aufrecht Bern sono presenti anche due movimenti che si sono fatti notare per le loro critiche alle misure applicate contro il coronavirus.

La situazione attuale

Attualmente i seggi al Nazionale sono distribuiti come segue: Udc 7, Ps 4, Verdi 4, Verdi liberali 3, Plr 2, Centro 2, Partito evangelico (Pev) 1, Unione democratica federale (Udf) 1. Quattro deputati – 3 democentristi e un liberale radicale – non si ripresentano.

Le congiunzioni delle liste vanno presentate entro il prossimo lunedì. Già note sono le alleanze di Udc e Plr, così come di Centro, Pev e Verdi liberali. Le candidature per gli Stati vanno invece inoltrate entro il 21 agosto.

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