Svizzera

C'è un gender gap sulle scarpe: per le donne sono più care

Secondo l'indice dei prezzi al consumo di Comparis, le calzature da donna, più soggette ai trend della moda, costano di più rispetto a quelle maschili

(Depositphotos)
15 giugno 2023
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Secondo l'indice dei prezzi al consumo di Comparis, in Svizzera a maggio 2023 i prezzi dei beni di uso quotidiano sono cresciuti del 2,5% rispetto a un anno fa. L'indice nazionale dei prezzi al consumo calcolato dall'Ufficio federale di statistica è aumentato del 2,2%. E fra i vari rincari dei beni compresi nel paniere svizzero di Comparis, c'è un dato singolare: a maggio i prezzi delle scarpe da donna sono aumentati del 3,1% rispetto all’anno precedente.

A prima vista si tratta di un rincaro superiore alla media, ma niente di più. Tuttavia, se si guarda più nel dettaglio, si nota una netta differenza di genere nell’andamento dei prezzi delle calzature. «Qui si apre un divario di genere tra i prezzi», dichiara Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze. «Mentre le scarpe da uomo spesso si possono vendere per diversi periodi dell’anno, le scarpe da donna sono più soggette alle tendenze della moda», spiega Kuhn. Ciò aumenta quindi il rischio che la merce rimanga invenduta – e questo spiega i prezzi più alti delle scarpe da donna.

Lo si nota seguendo lo sviluppo della media mobile su 12 mesi degli indici dei prezzi: anche se le scarpe da donna costavano già di più di quelle da uomo, il divario di genere si apre chiaramente a partire dal 2022. Tuttavia, secondo i calcoli di Comparis, nel confronto a lungo termine i prezzi delle calzature sono generalmente diminuiti rispetto a 20 anni fa – in misura meno marcata quelli per le scarpe da donna (-9%) rispetto a quelli per le scarpe da uomo (-14%). Nello stesso confronto su 20 anni, l’abbigliamento da donna è diventato il 20% più costoso, mentre i prezzi di quello da uomo sono aumentati solo del 12%.

Lo zucchero è più... salato

Fra gli altri prodotti che hanno subito un rincaro, la margarina, i grassi e gli oli commestibili, che sono aumentati dell'8,0% (aprile: -4,2%). I consumatori devono anche pagare di più per lo spumante – a maggio i prezzi sono saliti del 6,0% (aprile: -8,3%). Tra i 5 prodotti che più hanno subito il rincaro maggiore ci sono lo zucchero (+4,5%), l'acqua minerale naturale (+4,5%) e il vino bianco (+4,2%).

Altri prodotti, invece, in maggio hanno beneficiato di un calo dei prezzi. Per i servizi paralberghieri i consumatori hanno speso il 5,7% in meno rispetto ad aprile. Anche i prezzi dell'energia per il riscaldamento (gas, olio combustibile, legna da ardere e teleriscaldamento)* sono scesi del 4,4%. Sono diminuiti anche i prezzi del trasporto aereo (-3,4%), dei dolciumi (-1,2%) e del materiale per scrivere e disegnare (-1,1%).

In Svizzera l'inflazione è molto contenuta rispetto al resto d'Europa

Dando un'occhiata oltre confine si nota che il rincaro in Svizzera su base annua è più contenuto rispetto all'eurozona. Secondo Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione Europea, negli ultimi 12 mesi i prezzi nella zona euro sono cresciuti del 6,1% (intera UE: +8,1%). A maggio il tasso di inflazione era pari allo 0% (intera UE: 0,6%). Negli ultimi dodici mesi, il rincaro ha colpito soprattutto le coppie over 65 senza figli, che attualmente percepiscono un tasso di rincaro del 2,8% rispetto all'anno scorso. In percentuale, considerando la tipologia di economia domestica, sono quelle monoparentali under 65 a percepire meno il rincaro. Con 107,4 punti, l'inflazione percepita negli ultimi 12 mesi da questa categoria di popolazione è stata del 2,3%.

Considerando il reddito, rispetto allo scorso anno il costo della vita è cresciuto soprattutto per la fascia di reddito più alta. L'indice dei prezzi al consumo per questa categoria è aumentato del 2,8%. A maggio l'inflazione è aumentata dello 0,4%. La fascia di reddito medio-alta è stata la meno colpita dal rincaro. Rispetto all'anno scorso, i prezzi per questa categoria sono aumentati del 2,3%. Lo scorso mese invece i prezzi dei beni consumati dalla fascia di reddito medio-alta sono cresciuti dello 0,4%.

Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca e la Svizzera romancia hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento del 2,6%. A maggio, il livello dei prezzi è salito dello 0,4%. Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito nella Svizzera italiana (+2,2%). Rispetto al mese precedente, a maggio il costo della vita è aumentato dello 0,4%.

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