Svizzera

Dei 5 miliardi di aiuti all'Ucraina si riparlerà a settembre

Nessuna decisione del Consiglio degli Stati che ha rinviato la mozione dopo il No del Nazionale

(Keystone)
12 giugno 2023
|

Non ci sarà alcuna decisione oggi da parte del Consiglio degli Stati circa un sostegno straordinario all'Ucraina pari a 5 miliardi di franchi. Dopo il "no" della settimana scorsa da parte del Nazionale, oggi i "senatori" hanno deciso di rinviare una mozione in tal senso alla sua Commissione di politica estera. L'atto parlamentare dovrebbe venir trattato in settembre, nel corso della sessione autunnale delle Camere federali.

Se per il Consiglio nazionale era ancora prematuro al momento fissare una somma destinata alla popolazione ucraina, per i "senatori" è meglio riflettere sulla questione prima di decidere.

Secondo Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/LU), che ha domandato per il tramite di una mozione d'ordine di rinviare il dossier, l'atto parlamentare in questione solleva degli interrogativi circa la sua applicazione. In particolare, ha spiegato, va esaminato se sia necessaria una base legale ad hoc oppure no, quanti aiuti accordare e quali settori andrebbero sostenuti.

A tale riguardo, la "senatrice" lucernese ha sottolineato che la Svizzera ha già fatto molto per l'Ucraina e la popolazione civile. Vi è poi un gruppo di lavoro in seno al Dipartimento federale degli affari esteri che si occupa del tema e quest'ultimo andrebbe coinvolto nelle nostre riflessioni, ha aggiunto.

Da parte sua, sebbene obtorto collo, il "senatore" Mathias Zofpi (Verdi/GL) si è detto d'accordo col rinvio, come da tradizione alla Camera dei Cantoni quando viene presentata una mozione d'ordine per una discussione più approfondita, anche se avrebbe voluto discutere almeno di un punto della mozione, ossia quello che tratta della base legale di un eventuale sostegno, escludendo invece la questione dell'ammontare degli aiuti.

L'8 giugno scorso, il Consiglio nazionale ha bocciato la mozione giudicandola prematura e accennando alla situazione difficile delle finanze federali. In aula, i sostenitori degli aiuti hanno giustificato la mozione col desiderio di garantire all'Ucraina un ampio sostegno per finanziare in particolare gli aiuti umanitari, la protezione della popolazione civile, lo sminamento, la promozione della pace, nonché il consolidamento delle infrastrutture civili.

I fautori di questo impegno finanziario hanno inoltre fatto notare che, anche tenendo conto dell'ultimo pacchetto di aiuti del Consiglio federale, la Svizzera ha stanziato per l'Ucraina meno risorse rispetto ad altri Paesi che si trovano in situazioni analoghe.

I contrari, in particolare il campo "borghese", hanno sostenuto la bocciatura dell'atto, sostenendo come ad oggi la ricostruzione e la rispettiva cooperazione internazionale siano ancora in fase di definizione e che quindi sia del tutto prematuro stabilire l'entità del sostegno.

Nel suo intervento, il consigliere federale Ignazio Cassis aveva chiesto al plenum di respingere la mozione. Oggi, nell'aula degli Stati, non ha nemmeno avuto bisogno di intervenire.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE