Svizzera

A Zurigo il Böögg esplode dopo 57 minuti: sarà un'estate fredda?

Secondo la credenza popolare, un tempo così lungo prima che la testa del pupazzo simbolo dell'inverno esploda indica un meteo estivo più rigido

In sintesi:
  • Alla tradizionale festa zurighese erano presenti le consigliere federali Viola Amherd ed Elisabeth Baume-Schneider
  • Il precedente record negativo, poi smentito dalla siccità, era dell'anno scorso con quasi 38 minuti
(Keystone)
17 aprile 2023
|

Non era mai successo: a Zurigo la testa del Böögg, il pupazzo riempito di petardi che simboleggia l'inverno, ci ha messo ben 57 minuti prima di esplodere. Secondo la credenza popolare, questo significa che l'estate sarà particolarmente fredda e piovosa. Il record negativo precedente è stato segnato l'anno scorso con 37 minuti e 59 secondi. In quel caso la previsione non è risultata affidabile, visto che l'estate è stata calda e fin troppo siccitosa.

Ospite della festa delle corporazioni zurighesi era quest'anno il Canton Svitto, patria dei cosiddetti "Wetterschmöcker". Chissà quindi se le previsioni meteo dei contadini della Muotathal che interpretano i segni della natura – dalla crescita di muschi e licheni, al comportamento delle marmotte o delle formiche – saranno più affidabili?

Due consiglieri federali e una sciatrice

Prima che alle 18 venisse dato fuoco, sulla piazza della Sechseläuten, alla pira di legna su cui era issato il Böögg, a partire dalle 15 si è tenuto il tradizionale corteo lungo le strade della città vecchia, con 3’500 membri delle varie corporazioni, 350 cavallerizzi, 50 carrozze trainate da cavalli e 30 bande musicali. Come ogni anno, sono stati accompagnati da numerosi ospiti d'onore, tra cui le consigliere federali Elisabeth Baume-Schneider (Ps) e Viola Amherd (Centro), la presidente del Consiglio degli Stati Brigitte Häberli-Koller (Centro) e il presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas (Centro).

Il Cantone di Svitto era rappresentato dall'intero Consiglio di Stato. Oltre ai politici, hanno partecipato ai festeggiamenti anche sportivi e altre personalità, come la sciatrice svittese Wendy Holdener o l'abate del monastero di Einsiedeln Urban Federer.

La tradizione pluricentenaria della "Sechseläuten" (letteralmente "suonare le sei") è legata agli scampanii della cattedrale Grossmünster, che segnavano la fine della giornata lavorativa: con l'inizio della primavera si smetteva alle 18 invece che alle 17. La festa della primavera, menzionata per la prima volta per iscritto nel 1525, viene celebrata nella forma attuale dal XIX secolo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE