È la conclusione di uno studio condotto dall'Università di Losanna e dalla società PwC. Ticino e Grigioni si distinguono positivamente in diversi ambiti.
Lavorando in modo più efficiente i Cantoni svizzeri potrebbero risparmiare 12,9 miliardi di franchi all'anno. È la conclusione alla quale giunge uno studio condotto dall'Università di Losanna e dalla società PwC. Ticino e Grigioni si distinguono positivamente in diversi ambiti.
Gli autori sono giunti a questo risultato comparando le spese e i servizi forniti dai Cantoni in cinque settori: istruzione, cultura, strade, assistenza sociale, sicurezza. Per ognuno di questi campi hanno stilato una classifica dei migliori, ma non dei peggiori, dato che la ricerca vuole fungere da stimolo per migliorare e non vuole puntare il dito contro nessuno.
Per quanto riguarda la sicurezza pubblica, analizzata per la prima volta nel monitoraggio, che viene pubblicato annualmente, il potenziale di risparmio dei Cantoni ammonta a 1,9 miliardi di franchi. Considerando la media dell'ultimo decennio, la classifica è dominata dai Cantoni latini, ovvero Ticino (82% di efficienza), Vaud (80%), Neuchâtel (78%) e Ginevra (77%).
È un settore dove regna grande volatilità, rilevano gli autori: "Possiamo supporre che aspetti come i reati registrati dalla polizia si muovano a ondate e che le risorse investite, come il numero di agenti di polizia, siano in ritardo", afferma Philipp Roth.
Il maggior risparmio potenziale è rappresentato dalla formazione, con 4,6 miliardi. L'efficienza dei Cantoni raggiungeva una media dell'80% nel 2020, con una forbice che si situa tra il 90 e il 61%. Il più efficiente in questo caso è il Cantone dei Grigioni (90%), seguito da Sciaffusa (89%), Glarona (89%), Obvaldo (88%) e Berna (87%).
In questo ambito l'efficienza è cambiata poco nel complesso tra il 2019 e il 2020. Secondo gli autori questa coerenza è degna di nota se si considera che le scuole sono state sotto pressione durante la pandemia.
Nell'ambito dell'assistenza sociale, è stato calcolato un miglioramento potenziale di 2,9 miliardi. La mediana è situata al 75%. Ancora una volta è in testa il Ticino (93%), seguito da Vallese (90%), Uri (88%), Obvaldo e Friburgo (entrambi 86%).
"Queste cifre indicano che il carattere rurale favorisce l'efficienza", prosegue il comunicato, nel quale si sostiene che le grandi differenze non si ridurranno presto. L'alta densità di popolazione e l'elevata percentuale di residenti stranieri hanno una "influenza negativa" in questo ambito, annotano gli autori.
Differenze considerate "importanti" appaiono anche nella gestione delle strade. I quattro Cantoni meno efficienti, quelli di montagna, sono scesi ulteriormente in classifica. Anche i Cantoni urbani ne risentono, dimostrando che la topografia non spiega tutto.
Rispetto allo studio precedente, Ginevra (85%) ha registrato un chiaro aumento dell'efficienza ed è ora al secondo posto dietro a Lucerna (86%). La mediana è al 69%, ciò che rappresenta un potenziale di risparmio di circa 2,3 miliardi di franchi.
Infine, i Cantoni di Soletta e Argovia (entrambi all'83%) si collocano al primo posto per quanto riguarda la cultura, seguiti da Turgovia (82%). L'aumento potenziale dell'efficienza per tutti i Cantoni ammonta a 1,1 miliardi.
Dato che i Cantoni sono liberi di scegliere la loro offerta culturale, c'è un notevole margine e potenziale di guadagno di efficienza, secondo gli autori dello studio.