Svizzera

Bkw, dopo Suzanne Thoma (e Roger Baillod) c’è Robert Itschner

Il gruppo energetico bernese ha scelto il suo nuovo presidente. Entrerà in carica al più tardi il primo ottobre, dopo un periodo di interinato

Robert Itschner
(Keystone)
5 aprile 2022
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Il gruppo energetico Bkw ha individuato il nuovo presidente della direzione: si tratta di Robert Itschner, dirigente di lunga data del colosso industriale Abb e al momento responsabile della filiale elvetica, forte di 4’000 dipendenti. Assumerà l’incarico al più tardi il primo ottobre, indica la società bernese.

Succederà a Suzanne Thoma, che lascerà Bkw a fine giugno – come già noto dallo scorso dicembre – dopo aver guidato l’impresa dal 2013. In questi anni ha fatto discutere anche in ambito politico per via dello stipendio milionario, non a tutti gradito in una impresa a maggioranza statale.

Thoma dovrebbe inoltre essere eletta domani alla presidenza del Consiglio di amministrazione del gruppo industriale zurighese Sulzer. Quando l’attuale Ceo di Bkw lascerà il suo incarico, subentrerà a interim il presidente del Cda Roger Baillod.

Poi sarà il turno del nuovo designato, Itschner, un ingegnere elettrotecnico 55enne con esperienza internazionale. Figura inoltre quale rappresentante di Swissmem (l’associazione dell’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica elvetica) nel comitato direttivo di Economiesuisse, la federazione delle imprese svizzere.

Il gruppo Bkw – la ragione sociale completa Bernische Kraftwerke è stata usata dal 1909 al 2013 – è stato fondato (con altro nome) nel 1898. Per oltre un secolo l’azienda è stata attiva nel settore energetico, per poi espandere la sua attività. Oggi il portafoglio del gruppo (che ha in organico 11’000 persone) comprende pianificazione e consulenza di progetti in ambito energetico, ambientale e infrastrutturale, costruzione, gestione e manutenzione di reti energetiche, idriche, per le telecomunicazioni e i trasporti, nonché offerte integrate per il settore dell’impiantistica edile.

Bkw è quotata in borsa (performance da inizio anno: -3%), ma è controllata al 52% dal Cantone: la sua ampia strategia di acquisizioni ha quindi in passato suscitato anche vive critiche.

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