Svizzera

I disturbi alla vista e all’udito costano 10 miliardi l’anno

L’8,4 per cento della popolazione svizzera deve far ricorso a un apparecchio acustico, il 6,2 per cento agli occhiali

Necessari per il 6,2% della popolazione
(Ti-Press)
8 febbraio 2022
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Ammontano a oltre 10 miliardi di franchi i costi derivanti da problemi all’udito e alla vista in Svizzera. Dove l’8,4 per cento della popolazione deve far ricorso a un apparecchio acustico per sostenere una normale conversazione, mentre il 6,2 per cento deve ricorrere agli occhiali per leggere il giornale. E sono proprio i deficit agli organi sensoriali, segnatamente i disturbi uditivi e visivi, a incidere maggiormente, ovviamente in negativo, sulla qualità di vita. La scarsa vista è generalmente considerata il male peggiore. Ma le persone con problemi d’udito si lamentano più spesso di una qualità di vita inferiore rispetto a coloro che vedono male.

La mancanza d’udito compromette infatti la comunicazione, e chi ne è affetto viene isolato socialmente. I disturbi uditivi sono pertanto «più dannosi per il benessere» rispetto a quelli visivi. È quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio svizzero della salute (Obsan).

Gli anziani sentono male, le anziane vedono male

Con l’aumentare dell’età cresce anche la probabilità di accusare disturbi uditivi o visivi, se non entrambe le cose assieme. Ciò è il caso, in particolare, per i problemi di udito: un terzo delle persone ultra 75enni soffrono di tali disturbi. E gli uomini anziani sono quelli più frequentemente colpiti da tale problema rispetto alle donne. Tendenza inversa invece per quel che concerne i problemi alla vista, dove in età avanzata sono le donne a lamentare con maggiore frequenza problemi.

L’aumento demografico ha provocato negli ultimi 25 anni anche una crescita dei disturbi sensoriali. Ciò è più evidente per l’udito, dove le debolezze sono aumentate dell’1,3%. Per compensare tali difficoltà uditive, di pari passo è aumentata anche la disponibilità di apparecchi acustici.

Tra le pensionate e i pensionati, la quota di persone che portano un apparecchio acustico è passata dal 7,1% del 1992 al 13,8 del 2017. Nel 2020, il 5,5% della popolazione elvetica aveva problemi di udito: o perché non aveva alcun apparecchio uditivo, o perché non è stato in grado di rimediare sufficientemente a tali disturbi.

Questione anche di risorse sociali ed economiche

L’Osservatorio svizzero della salute osserva inoltre che le persone che possono disporre di minori risorse sociali ed economiche tendono ad avere una salute peggiore. Tesi che trova conferma appunto anche nei dati relativi a quelle con problemi d’udito o di vista. La probabilità che una persona senza un’istruzione post obbligatoria abbia un problema uditivo è circa doppiamente superiore rispetto a un individuo con diploma universitario o professionale superiore.

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