Svizzera

Razzismo, svizzeri non sufficientemente consapevoli

Si manifesta per lo più nella vita quotidiana, come nella ricerca di un alloggio o di un posto di lavoro. Ma la morte di George Floyd qualcosa ha mosso.

Black Lives Matter (Ti-Press)
27 ottobre 2020
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In Svizzera, il razzismo resta argomento delicato, espresso spesso in modo latente e inconsapevole. Tuttavia, specie dopo la morte dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis il problema è meglio riconosciuto, secondo la Commissione federale contro il razzismo (CFR). La consapevolezza tra la gente che il razzismo è un problema sociale non è ancora sufficiente, specifica una nota odierna della CFR in occasione della pubblicazione dell'ultimo numero della sua rivista, Tangram. Per la CFR, è necessaria una migliore comprensione del coinvolgimento e del ruolo della Svizzera nella storia del colonialismo o una maggiore attenzione al fenomeno del razzismo contro i neri. La discriminazione razziale è ancora molto presente in Svizzera e si manifesta per lo più nella vita quotidiana, come nella ricerca di un alloggio o di un posto di lavoro.

Nel 2019 i centri di consulenza in Svizzera hanno registrato 352 episodi di razzismo. Per la CFR si tratta solo della punta dell'iceberg, poiché molte persone oggetto di simili atteggiamenti non si annunciano. La maggior parte dei casi si è verificata in luoghi pubblici o sul posto di lavoro. Le forme più frequenti di discriminazione razziale sono le intemperanze verbali. Il motivo più comune è la xenofobia, seguita dal razzismo anti-nero e dall'ostilità verso i musulmani. Si è registrato anche un aumento dei casi di razzismo riconducibile all'estremismo di destra.
 

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