Svizzera

Col virus si evitano ringhiere e corrimano (pericolo...)

Rispettando le norme igieniche abituali, l'Ufficio prevenzione infortuni invita la popolazione a utilizzare maggiormente questi supporti. Soprattutto gli anziani.

Anziani a rischio
20 ottobre 2020
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Il rischio di contrarre il coronavirus spinge le persone a evitare di tenersi a un corrimano mentre scendono le scale. L'Ufficio prevenzione infortuni (UPI) invita la popolazione a utilizzare maggiormente questi supporti, rispettando le norme igieniche abituali, per evitare i rischi di caduta e di ferimento. Ogni anno nella Confederazione oltre 1600 persone muoiono a seguito di una caduta, spiega l'UPI in una nota odierna, precisando che una parte di questi infortuni avviene sulle scale.

Secondo un sondaggio realizzato quest'anno dall'organizzazione, il 28% degli intervistati non si tiene mai a una ringhiera o a un corrimano. Si tratta di una percentuale più che raddoppiata rispetto all'indagine condotta due anni prima "e va interpretata come una reazione alla pandemia di Covid-19: molte persone ritengono che il corrimano presenti un ampio rischio di diffusione del virus", indica l'UPI, che lancia un appello - soprattutto alle persone anziane - a prestare attenzione.

Alcol al volante e sugli sci

Il sondaggio dell'UPI mostra anche l'evoluzione del consumo di alcol nello sport e il timore di un controllo dell'alcolemia per gli automobilisti. Stando a quanto indicato dagli intervistati, il consumo maggiore si osserva in particolare negli sport sulla neve, con il 39% degli sciatori e il 36% degli snowboarder che dichiara di consumare alcol almeno occasionalmente quando scia. Entrambi i dati sono inferiori a quelli del 2017, sottolinea l'UPI, aggiungendo che il consumo di alcol è in calo anche tra escursionisti (26% degli interpellati), calciatori (16%) e nuotatori (14%).

Nel traffico, invece, solo il 30% teme un controllo dell'alcolemia, mentre il 61% si aspetta di incappare in un controllo della velocità (oltre ai radar fissi) almeno occasionalmente. L'aspettativa di un controllo è un fattore importante ai fini della prevenzione degli incidenti stradali, spiega l'UPI, secondo cui è necessario intensificare gli sforzi affinché questi dati aumentino.

Dal 1995 l’UPI conduce una rilevazione ogni anno. Tra marzo e giugno 2020 sono state interpellate online o per telefono 3'865 persone domiciliate in Svizzera: la metà su temi riguardanti la circolazione stradale, l'altra su temi dello sport e del tempo libero.

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