Svizzera

Buono turistico da 200 franchi per tutti? 'Troppo costoso'

Lo scrive il Consiglio federale in risposta a una mozione interpartitica che chiedeva di sostenere i settori del tempo libero attraverso questo incentivo

Le vacanze sono quasi finite (Ti-Press)
20 agosto 2020
|

Un buono da 200 franchi per ciascun abitante da spendere nei settori del turismo, della cultura e del tempo libero colpiti duramente dalla crisi pandemica, sarebbe troppo oneroso per la Confederazione e avrebbe un efficacia limitata sulle attività in questione.

Lo scrive il Consiglio federale in risposta a una mozione della consigliera nazionale Sandra Locher Benguerel (PS/GR), sostenuta da altri 25 deputati di vari partiti (PPD, PS, Verdi), tra cui l'ecologista ticinese Greta Gysin e il PPD locarnese Fabio Regazzi.

Nello svolgimento della sua motivazione, l'esecutivo rammenta che la mozione richiederebbe, se accolta, tempi d'attuazione troppo lunghi: il buono non sarebbe quindi disponibile per la stagione estiva e invernale 2020/2021 come chiesto dall'atto parlamentare.

Inoltre, nella sessione straordinaria di inizio maggio il Parlamento ha già approvato lo stanziamento di ulteriori fondi federali per un totale di 40 milioni di franchi a favore di Svizzera Turismo, a condizione che l'ente ne impieghi la metà per sostenere finanziariamente i propri partner. I fondi supplementari dovranno essere utilizzati per promuovere il turismo sostenibile e il turismo domestico a prezzi convenienti.

Viste le circostanze, scrive il governo, si presume che un sistema di buoni come quello previsto dalla mozione - da utilizzare nella ristorazione, nell'industria alberghiera, negli impianti di risalita, nella cultura e nel tempo libero - al momento produrrebbe solo un leggero aumento della domanda, generando invece forti effetti indiretti.

In un settore trasversale come quello del turismo, che comprende un'ampia gamma di beni e servizi, sarebbe infatti difficile distinguere tra un settore e l'altro favorendo in modo mirato quelli maggiormente colpiti. Ci sarebbe molta dispersione delle risorse, che genererebbe perdite, e i buoni potrebbero addirittura essere controproducenti, preservando cioè strutture non redditizie.

Oltre a ciò, al loro valore nominale complessivo, pari a 1,7 miliardi di franchi, andrebbe aggiunto l'importante onere amministrativo necessario per realizzare e controllare il sistema stesso. Dato che si prevedono forti deficit e che i buoni non genererebbero particolari effetti positivi, le casse della Confederazione non possono sobbarcarsi questo notevole aggravio supplementare, a detta del Consiglio federale.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔