Svizzera

Fiumi insidiosi: le raccomandazioni della Suva

La metà degli infortuni è causata da scivolamento. Molto diffuse distorsioni e contusiosi, ma in alcuni casi le conseguenze sono ben più gravi

Ti-Press
21 luglio 2020
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I corsi d'acqua possono essere insidiosi, ricorda la Suva. Ogni anno circa 1'350 persone si infortunano in fiumi e torrenti o in loro prossimità, per un costo totale di 13,5 milioni di franchi. Prestando attenzione si possono evitare incidenti.

Uno scivolone da evitare

Entrare o uscire da un corso d'acqua può essere molto difficile e pericoloso. Secondo le statistiche, il 50% degli infortuni si verifica per scivolamento, il 26% per un urto, ad esempio contro pietre appuntite. Nel 33% dei casi, invece, si tratta di infortuni da cadute in piano. Spesso, infatti, il terreno in prossimità di fiumi o torrenti è irregolare e scivoloso. Per evitare di scivolare e cadere è importante entrare in acqua da un punto sicuro, raccomanda l'Istituto nazionale di assicurazione contro gli infortuni in un comunicato diffuso oggi.

Fiumi e torrenti, inoltre, possono far perdere l'equilibrio a causa delle correnti d'acqua e dell'irregolarità del terreno della riva nel punto di entrata e di uscita. Pertanto si consiglia di prestare grande attenzione a dove si mettono i piedi. L'ideale è scegliere una riva con un terreno stabile e il più possibile asciutto. Inoltre è importante mantenere la massima concentrazione. È bene anche evitare di entrare nei fiumi tuffandosi perché raramente si vede il fondo e quindi non è facile capire l'effettiva profondità.

Molti infortuni alle gambe

Circa un terzo delle lesioni riguarda la parte inferiore della gamba, i piedi e le caviglie. In un terzo dei casi si tratta di lesioni superficiali, distorsioni e contusioni, ma alcuni subiscono anche lesioni più gravi, talvolta persino mortali.

Con un costo medio di 8'300 franchi per caso, gli infortuni che si verificano nei corsi d'acqua e in loro prossimità sono più onerosi rispetto alla media. Le spese di cura, di per sé, rappresentano il 31% dei costi totali; un altro 31% è imputabile alle indennità giornaliere e il 38% alle prestazioni di rendita.

Occhio al canotto

Anche durante le gite in canotto lungo i fiumi bisogna essere prudenti. Circa il 10% degli infortuni avvenuti nei corsi d'acqua e in loro prossimità si verifica praticando rafting o durante le uscite in kayak, in canoa o in gommone.

Rispettando alcuni accorgimenti si può fare molto per garantire la sicurezza. È opportuno portare il giubbotto di sicurezza, non superare il peso massimo indicato sul canotto e non legare insieme diversi gommoni visto che poi non sono più manovrabili.

In generale la Suva ricorda che solo i nuotatori abili e allenati dovrebbero avventurarsi in acque libere e che un eccessivo raffreddamento può provocare crampi: più l'acqua è fredda e meno si dovrebbe rimanerci.

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