Svizzera

Il parlamento vuole poter dire la sua durante le emergenze

La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha discusso del coinvolgimento del legislativo in future situazioni di crisi

Archivio Ti-Press
1 maggio 2020
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Il Parlamento dovrà avere un maggior margine di manovra per le future situazioni di crisi. Lo sostiene la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati che ha inoltre preso atto con soddisfazione che l'esercizio dei diritti politici è nuovamente possibile e che il prossimo 27 settembre si terrà una votazione popolare.

La commissione ieri si è riunita in videoconferenza e ha condotto una prima discussione sull'utilizzo da parte del Consiglio federale dello strumento del diritto di necessità e sul coinvolgimento del Parlamento, indica una nota odierna dei servizi parlamentari.

La commissione, che ha coordinato i lavori con la sua omologa del Consiglio nazionale, ha discusso sulle capacità di agire del Parlamento in future situazioni di crisi e sulla possibilità di modificare, se necessario, "le regole del gioco che disciplinano il diritto di necessità del Consiglio federale", garantendo anche un maggiore coinvolgimento del Legislativo nell'emanazione del diritto di necessità.

App di tracciamento

La Commissione ha inoltre discusso sull'applicazione per il tracciamento del coronavirus, il cui lancio è previsto il prossimo 11 maggio. Al riguardo ha adottato a larga maggioranza una mozione - dello stesso tenore di quella adottata la scorsa settimana dalla sua omologa del nazionale - che incarica il Consiglio federale di sottoporre al Parlamento le basi legali necessarie per l'introduzione dell'app.

Secondo la commissione, "devono poter essere adottate unicamente soluzioni tecniche che non prevedono la raccolta centralizzata dei dati personali e che il suo utilizzo deve essere facoltativo", precisa la nota.

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