Svizzera

Palazzo federale, 3 politici su 4 incassano da mandati accessori

La realtà del lobbismo nella politica svizzera in un servizio della 'Nzz am Sonntag', che rivela che in media un parlamentare accumula 7 mandati

Palazzo federale ©cla
12 gennaio 2020
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Tre parlamentari federali su quattro incassano soldi da attività o mandati accessori: la quota – che per i consiglieri agli Stati è superiore, pari all'80 per cento – potrebbe aumentare ulteriormente, visto che la legislatura è appena cominciata.

A puntare i riflettori sugli introiti dei rappresentanti del popolo e dei cantoni a Berna è l'«Nzz am Sonntag», che ha setacciato il registro degli interessi degli eletti. Da dicembre, i parlamentari non sono più tenuti solo a indicare i loro mandati in aziende, associazioni e fondazioni, ma anche se sono pagati per le loro attività.

Dai dati emerge che i 246 deputati e senatori accumulano 1'650 mandati, ovvero una media di 7 a persona, il 45 per cento dei quali è dichiarato remunerato.

Numeri destinati a salire

Secondo il domenicale i numeri lieviteranno ulteriormente, perché dopo le elezioni dello scorso ottobre a Palazzo federale si sono presentati molti nuovi esponenti che allacceranno lucrativi contatti con il mondo esterno, arrotondando la remunerazione di circa 90'000 franchi che dà il seggio. Molti andranno o sono già andati a ingrossare le file di vari comitati messi in piedi da associazioni o aziende: gruppi in cui i parlamentari discutono di vari temi e per cui ottengono compensi.

L'interesse di chi paga? Essere a conoscenza presto di quanto avviene al Nazionale e agli Stati, per poi poter influire sull'iter legislativo.

Secondo Transparency International, organizzazione che lotta contro la corruzione, questo stato di cose porta i parlamentari ad essere dipendenti e favorisce i conflitti di interesse: in particolare quando i compensi raggiungono importi a cinque o sei cifre.

È per esempio il caso – riporta la «Nzz am Sonntag» – del consigliere agli Stati Joseph Dittli (Plr/Uri), che riceve 140'000 franchi quale presidente a tempo parziale di Curafutura (come successore di Ignazio Cassis), una delle organizzazioni mantello degli assicuratori. Il consigliere nazionale Lorenz Hess (Pbd/Berna) ottiene la stessa somma per la funzione di presidente del consiglio di amministrazione di Visana.

 

Per approfondire:

Sito svizzero di Lobbywatch;

Transparency International

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