Svizzera

Frauenfeld, ma quale 'ndrangheta?' Scagionati i due accusati

Clamorosa sentenza della Corte di Cassazione italiana, che annulla le condanne inflitte a coloro che erano ritenuti i vertici della cosca nel Canton Turgovia

29 novembre 2019
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A Frauenfeld, "non era mafia". Una clamorosa sentenza della Corte di Cassazione in Italia annulla le condanne di due presunti boss perché... i fatti non sussistono. Così si è espresso il massimo organo giuridico in Italia sul caso di Raffaele Genovese e Antonio Nesci, due soggetti condannati in passato rispettivamente a otto e dieci anni di carcere per associazione mafiosa, in quanto ritenuti due vertici della "cosca" di Frauenfeld. La notizia è stata anticipata dalla Rsi, che ha interpellato al riguardo gli avvocati Emanuele Genovese e Giovanni Vecchio, i quali parlano di una sentenza "storica", in quanto dimostrerebbe che l'organizzazione che si era costituita nel canton Turgovia non era una cellula di 'ndrangheta. "Oggi si è scritta una sentenza storica perché si è certificato quanto sostenuto dalla difesa fin dalla fase delle indagini preliminari: l’organizzazione svizzera non è un’associazione mafiosa", dichiara Vecchio. La decisione della Suprema Corte, di cui si conosceranno i dettagli lunedì, stabilisce anche l'immediata liberazione di Albanese e Nesci, e annulla le condanne senza possibilità di rinvio.

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