Svizzera

'Spie' delle assicurazioni sociali, al via la raccolta firme

Parte oggi da Berna il tentativo di chiamare la popolazione svizzera a votare sulla nuova legge sui detective nelle assicurazioni sociali

Foto: Ti-Press
5 aprile 2018
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La raccolta delle 50mila necessarie firme per un referendum contro la legge di sorveglianza delle assicurazioni sociali è iniziata ufficialmente oggi a Berna. L’iniziativa viene da un gruppo civico riunito da Sibylle Berg, la quale ha detto di disporre già del sostegno di almeno 10mila persone. Le sottoscrizioni devono essere riunite entro il 5 luglio.

Dopo una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), che nel 2016 aveva dichiarato illegale la pratica, a metà marzo i due rami del parlamento hanno approvato molto velocemente un progetto di legge che introduce una base legale precisa e dettagliata per consentire a detective privati di spiare le persone sospettate di voler frodare le assicurazioni.

Le regole non valgono solo per l’Assicurazione di invalidità (Ai), ma anche per quelle contro infortuni, malattia e disoccupazione. Nella sessione primaverile delle camere vi si sono opposti solo socialisti e verdi, ma nessuno ha annunciato un referendum. I Verdi hanno ora garantito il loro sostegno al gruppo civico.

Secondo i contrari le modifiche alla Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (Lpga) costituiscono una pesante intrusione nella sfera privata. Inoltre la legge mette sotto il sospetto generalizzato di abusi tutta la popolazione. Tutto ciò quando le cifre del 2016 mostrano che un monitoraggio su tre di fruitori dell’Ai era infondato.

Le nuove norme di legge – proposte dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati – ampliano le possibilità di sorveglianza.

Ad esempio, oltre ad effettuare riprese visive e sonore, si può ricorrere anche a localizzatori satellitari, quali i GPS nelle auto, per spiare un sospetto di abusi. Ciò però solo su autorizzazione da parte di un giudice del tribunale cantonale delle assicurazioni.

Si potranno inoltre utilizzare dei droni, se questi servono alla geolocalizzazione, ma non potranno venir impiegati per un’osservazione diretta.

I due rami del parlamento si sono inoltre detti contrari a limitare le osservazioni a luoghi pubblici quali strade e parchi. Lo "spionaggio" deve essere possibile anche in posti quali i balconi aperti e liberamente visibili da un luogo pubblico.

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