Svizzera

No Billag: sì solo da Udc, ma il 62% vuole canone di 200 franchi

Lo rivela un sondaggio pubblicato oggi da Tamedia, che ha analizzato il comportamento dei votanti la scorsa fine-settimana

Analisi del voto
(Tipress)
6 marzo 2018
|

L’iniziativa No Billag ha raccolto una maggioranza solo fra gli elettori dell’Udc: lo rivela un sondaggio pubblicato oggi da Tamedia, che ha analizzato il comportamento dei votanti lo scorso fine settimana e che mette anche in luce la propensione di una maggioranza a ridurre a 200 franchi il canone radiotelevisivo. Fra i simpatizzanti democentristi No Billag ha raccolto il 55%, mentre l’iniziativa è stata bocciata da chi vota altri partiti: con la percentuale più elevata questo è avvenuto per il PS, dove solo il 9% si è espresso per un riassetto del settore. La proposta di modifica costituzionale ha raccolto il 34% dei consensi fra i 35-49enni. A livello regionale il sì ha raggiunto il 31% fra chi abita in campagna, il 27% in città e il 25% negli agglomerati. In una domanda supplementare è stato chiesto il parere riguardo a un canone ridotto a 200 franchi: il 62% si dice d’accordo o tendenzialmente d’accordo, il 30% contrario o tendenzialmente contrario, mentre l’8% non si esprime. L’offerta SSR non va però ridotta: solo il 37% vuole un solo canale televisivo per regione linguistica, il 58% si oppone a questa proposta. Ancora più elevata (72%) è la quota di chi ritiene che la SSR debba completamente rinunciare alla pubblicità televisiva. Il 56% non vuole che i media privati online ricevano soldi dal canone. L’analisi si basa sulle risposte fornite online il 2 e il 3 marzo da 16’868 partecipanti, ponderate in base a criteri demografici, geografici e politici.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔