Svizzera

Discriminazione alle Ffs, la questione resta aperte

30 ottobre 2017
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Il Tribunale federale (Tf) lascia aperta in una decisione pubblicata oggi la questione di sapere se un regolamento delle Ffs relativo alla remunerazione del personale rappresenti una discriminazione indiretta nei riguardi delle donne.

Attualmente, un dipendente delle Ffs deve aver lavorato almeno sei mesi in un anno per poter ottenere un aumento salariale. Questo vale anche per le donne in congedo maternità. Statuendo sul caso nel maggio 2016, il Tribunale amministrativo federale (Taf), pur riconoscendo che questa regola costituisce una discriminazione indiretta per le donne, l’aveva ritenuta giustificata.

Il caso riguarda una donna controllore che nel 2010 è risultata assente per 306 giorni lavorativi: 61 giorni per malattia, 101 per congedo maternità e altri 144 giorni prima del parto, quando non ha potuto lavorare per ragioni di salute. Nel 2013 la donna era mancata per 122 giorni a causa del congedo maternità e 65 per malattia. Nel 2011 e nel 2014 essa non aveva quindi ricevuto aumenti salariali poiché il regolamento delle FFS prevede che un dipendente debba essere presente almeno per la metà dei giorni lavorativi per poter essere valutato in vista di un aumento di stipendio.

Respingendo il ricorso della dipendente, il Taf aveva concluso che la disparità di trattamento tra i sessi è giustificata e ammissibile. La valutazione – avevano sottolineato i giudici – è possibile solo se un dipendente ha effettivamente lavorato.

Nella sua decisione, il Tf si riferisce al regolamento del personale federale – non direttamente applicabile al caso della dipendente delle FfsS – secondo cui un aumento salariale può essere consentito se le prestazioni, il comportamento e le competenze del collaboratore possono essere valutate nonostante una lunga assenza.

Poiché nel 2013 la donna aveva subito una valutazione, il Tf suppone che l’azienda disponesse di sufficienti informazioni, anche se la dipendente aveva lavorato meno di sei mesi. Le Ffs dovranno dunque pronunciarsi nuovamente riguardo all’anno in questione. Per il 2010, invece, quando la donna ha lavorato soltanto due mesi, il Tf ritiene che non sia possibile effettuare una valutazione.

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