Svizzera

Svizzera: Multe milionarie per 7 imprese attive nel settore della costruzione stradale 

4 ottobre 2016
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Sette imprese edili con sede nei cantoni di San Gallo e Svitto sono state multate dalla Comco per circa cinque milioni di franchi. Il motivo: aver concluso, tra il 2002 e 2009, accordi sui prezzi e coordinato la ripartizione di diverse centinaia di concorsi d’appalto. La decisione della Commissione della Concorrenza, annunciata questa mattina, è soggetta a ricorso presso il Tribunale amministrativo federale.

Sulla base in particolare di un’analisi statistica dei verbali dei concorsi di appalto – si spiega nel comunicato – l’inchiesta è stata aperta nell’aprile 2013 con perquisizioni. Essa "ha dimostrato che De Zanet AG, Hagedorn AG, OBERHOLZER Bauleistungen AG, Implenia Schweiz AG (rispettivamente Batigroup), Walo Bertschinger AG St. Gallen, Gebr. P. e J. Reichmuth AG, Toller Unternehmungen AG come pure Bernet Bau AG tra il 2002 e metà 2009 si sono accordate sulle loro offerte allo scopo di manipolare i concorsi d’appalto pubblici e privati per progetti riguardanti la costruzione stradale e di genio civile nei distretti di See-Gaster, March e Höfe".

Nell’ambito di questi accordi, queste imprese si sono incontrate regolarmente durante delle cosiddette ’riunioni di studio del mercato’. In queste occasioni, le imprese "discutevano di liste da loro stesse redatte e regolarmente attualizzate che elencavano progetti, pubblici e privati, di costruzioni stradali e di genio civile".

Le otto imprese – continua la Comco – dibattevano dei loro interessi su diversi progetti contenuti in queste liste. In caso di accordo veniva designata l’impresa che si sarebbe aggiudicata l’appalto mentre le altre imprese presentavano quindi delle offerte più elevate. In questo modo, tra il 2002 e metà 2009, sono stati influenzati un centinaio di concorsi d’appalto per costruzioni stradali e di genio civile e, di conseguenza, sono stati conclusi degli accordi sui prezzi.

Questo tipo di coordinazione sull’attribuzione dei concorsi di appalto attraverso degli accordi sui prezzi – commenta la Comco – "è particolarmente dannosa per l’economia e rappresenta una grave violazione della Legge federale sui cartelli".

Per la determinazione delle multe la Comco ha preso in considerazione la gravità della restrizione della concorrenza come pure la durata dell’accordo globale. Una delle imprese coinvolte – nella nota non si precisa quale – ha ottenuto una riduzione totale della sanzione, poiché si è autodenunciata per prima dopo le perquisizioni e ha cooperato con le autorità. Una seconda impresa ha beneficiato di una riduzione parziale.

La lotta contro gli accordi sugli appalti – scrive la Comco – rappresenta una priorità dell’azione condotta dalle autorità della concorrenza e altre inchieste sono in corso in questo ambito.

Parallelamente a queste procedure, la Commissione lavora con i Cantoni e la Confederazione per sensibilizzarli alle questioni di diritto della concorrenza. In questo contesto, la Segreteria della Comco richiama l’attenzione della possibilità di un’analisi statistica dei risultati dei concorsi di appalto. In effetti, "questi metodi statistici permettono di individuare irregolarità legate a degli accordi sugli appalti". (Ats) 

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