Svizzera

La disoccupazione resta la preoccupazione principale degli svizzeri 

(©Ti-Press/Gabriele Putzu)
2 dicembre 2015
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La disoccupazione rimane la principale preoccupazione degli svizzeri, seguita dalla questione degli stranieri e dalla previdenza per la vecchiaia. Stando all’edizione 2015 del 'Barometro delle apprensioni' del Credit Suisse, i raffronti sul lungo periodo restituiscono un’immagine di stabilità e continuità. La disoccupazione, compresa quella giovanile, rappresenta da oltre dieci anni la principale apprensione degli svizzeri. Il sondaggio è stato realizzato per conto del Credit Suisse dall’istituto demoscopico gfs.bern, che nello scorso agosto ha intervistato mille aventi diritto di voto in tutto il Paese. Gli interrogati dovevano indicare le cinque maggiori preoccupazioni su una lista di 37. Il 56% degli intervistati – contro il 51% nel 2014 e il 44% nel 2013 – ha indicato la disoccupazione come timore principale. A partire dal 2012, la questione degli stranieri è il secondo motivo di apprensione, con una percentuale che è progredita in quattro anni dal 37 al 43%. Seguono i timori legati all’Ava e alla previdenza per la vecchia, indicati quest’anno dal 38% degli intervistati. Al quarto posto il rapporto con i rifugiati e le questioni legate all’asilo (35%). Anche il corso dell’euro (24%) e i rapporti con l’Unione europea (24%) sono considerati temi importanti. «Il barometro delle apprensioni riflette di anno in anno gli sviluppi dell’attualità, ad esempio nell’ambito della politica europea. Negli ultimi dieci anni, gli intervistati hanno per contro attribuito meno importanza ad argomenti come la sanità e le casse malattia", afferma citato in una nota René Buholzer, responsabile Politica e sostenibilità di Credit Suisse.

 

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