Svizzera

Sette morti in montagna nel weekend 

30 agosto 2015
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Una serie di incidenti in montagna hanno segnato quest’ultimo fine settimana sulle Alpi svizzere. Il bilancio complessivo è di sette morti, di cui tre in Vallese. Buona parte delle disgrazie sono avvenute sulla via del ritorno. Un alpinista vallesano di 53 anni è deceduto dopo essere precipitato venerdì pomeriggio per circa 1'000 metri mentre scendeva la parete est del Cervino. Lo stesso giorno, un tedesco di 63 anni è morto mentre scendeva dal Weissmies, montagna situata tra la Saastal e la valle del Sempione. L’uomo ha fatto una caduta di circa 200 metri ed è spirato sul posto. Incidente di montagna sabato pomeriggio anche sul Täschhorn, sempre in Vallese, tra la Mattertal e la Saastal: due alpinisti sulla via del ritorno stavano transitando su una cresta, quando uno di loro è precipitato per 150 metri, perdendo la vita. I due non erano incordati, ha indicato la polizia. Sempre sabato un escursionista di 53 anni è morto dopo essere caduto per 35 metri mentre scendeva dal Pilatus. Più misteriose le circostanze della morte di un alpinista nella regione dello Gspaltenhorn, nell’Oberland bernese. La vittima – il cui corpo è stato recuperato in un dirupo nel primo pomeriggio di sabato con un elicottero – non ha ancora potuto essere identificato.  Un tedesco di 29 anni è morto sabato a Wildhaus, nel canton San Gallo, mentre si apprestava a scalare il Girenspitz. L’uomo, in compagnia di altri due scalatori, è precipitato per circa 300 metri. Una donna di 52 anni è infine morta sabato sera sul Dent de Lys, nelle prealpi friborghesi: l’escursionista ha perso l’equilibrio mentre scendeva, in compagnia di un’altra persona, ed è precipitata per un’ottantina di metri.

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