Tennis

Alla fine Wimbledon è di Carlos Alcaraz

Novak Djokovic è battuto, dopo 4h42' è il 20enne spagnolo a festeggiare il secondo slam in carriera

In sintesi:
  • Alcaraz inizia male l'incontro ma poi esce e si impone meritatamente in cinque set
  • Djokovic rimane fermo a sette trionfi a Church Road
È lui il nuovo campione
(Keystone)
16 luglio 2023
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Alle 18.52 di domenica 16 luglio 2023 il tennis entra ufficialmente in una nuova era. Quella di Carlos Alcaraz. Che, è vero, già agli scorsi Us Open ha festeggiato il primo slam, ma quello ottenuto sull'erba di Wimbledon contro quel Novak Djokovic, che nient'altro è che il più vincente di sempre, è decisamente tutta un'altra cosa. E deve sudarsela fino in fondo, non che si aspettasse certamente qualcosa di diverso, il nuovo fenomeno del tennis mondiale, visto che impiega cinque set e 4h42‘ per sconfiggere 1-6, 7-6 (8-6), 6-1, 3-6, 6-4 il serbo.

Quella tra il numero uno (Carlos Alcaraz) e il numero due (Novak Djokovic) del tabellone era la finale più attesa per questo torneo maschile di Wimbledon ed è immediatamente entrata nel vivo, con una palla break a favore dello spagnolo, cancellata dal servizio del serbo. Nel game successivo Alcaraz salva due palle break, ma non la terza e Djokovic va subito sul 2-0. Per il serbo è l'inizio di un set in discesa, anche perché Alcaraz deve ancora trovare le misure, anche forse infastidito dal vento che soffia sul Centre Court a tetto scoperto. La prima frazione si chiude così sul 6-1 in 35’.

Nel secondo set il 20enne appare fin da subito più libero, e di conseguenza, preciso e potente ed è lui a togliere subito il servizio all'avversario. Djokovic non è però tipo da abbattersi e recupera immediatamente lo svantaggio. Da lì in avanti i due tengono il servizio fino al tiebreak, pur con lo spagnolo che in diverse occasioni mette in difficoltà l'avversario al servizio. Nel gioco decisivo Djokovic non sfrutta il set point a sua disposizione, Alcaraz invece sì e rimette in parità il confronto.

Nel primo game del terzo set Alcaraz toglie subito il servizio a un nervoso Nole. Nel quarto game Alcaraz si salva con successo da una situazione di 15-40 e nell'infinito quinto si procura sette vantaggi e alla fine riesce a portarsi sul 4-1. La frazione è in cassaforte, ma Alcaraz, non soddisfatto, si prende il lusso di chiudere sul 6-1, togliendo una terza volta il servizio a Djokovic.

Il serbo se ne sta per cinque minuti abbondanti negli spogliatoi, ma la freschezza del 20enne sembra scalfire la tenacia del 36enne, in grado comunque di salvare due palle break in entrata. Nel quinto game è invece Djokovic a guadagnarsi tre palle break e riesce alla fine a portarsi avanti. Il serbo ritrova così le energie e chiude la frazione sul doppio fallo di Alcaraz.

Si va dunque al set decisivo, che si apre nuovamente con una palla break per Alcaraz e una per Djokovic, entrambe annullate. Il terzo tentativo è però quello buono per lo spagnolo, che si riporta così avanti nell'andamento della partita. Alcaraz si ritrova così a servire per il match sul 5-4, non trema nonostante l'enorme pressione, estrae gli ultimi colpi di magia dal cilindro, e al primo match point conquista il trofeo.

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