Hockey

Dal wrestling un aiuto per raggiungere la semifinale

Inizia giovedì in Slovacchia la preparazione in vista dei Mondiali di una Nazionale svizzera ancora a caccia della prima vittoria stagionale

‘Abbiamo un piano’ dice Weibel. Come l’anno scorso a Riga però. E allora non aveva funzionato…
(Keystone)
10 aprile 2024
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Ce la farà stavolta la Svizzera a raggiungere, perlomeno, le semifinali mondiali? È la domanda che tutti, Patrick Fischer probabilmente per primo, si fanno alla vigilia della prima amichevole di avvicinamento alla rassegna iridata. A partire dalla stagione 2021-22 l'obiettivo fissato dalla federazione è quello, ma alla resa dei conti è sempre stato disatteso, che si trattasse di Mondiali o di Olimpiadi. La fiducia nei confronti del selezionatore, il cui contratto è appena stato rinnovato fino al 2026, è intatta, ma dopo le ultime delusioni è ora di raccogliere i risultati. Per due volte di fila infatti la selezione rossocrociata è stata eliminata ai quarti di finale, dopo aver chiuso al primo posto il proprio girone.

Neppure la stagione in corso si sta svolgendo secondo le aspettative: tutti e nove i confronti disputati finora nell'ambito dell'Euro Hockey Tour hanno visto Ambühl e soci uscire dal ghiaccio con le pive nel sacco. Le due amichevoli in programma giovedì e venerdì in Slovacchia servono dunque per ritrovare la piacevole sensazione del successo e un pizzico di autostima. «Ovviamente a Humenné, e in generale nel corso della preparazione, vogliamo vincere e fare esperienze positive – commenta il direttore delle squadre nazionali Lars Weibel –, tuttavia il picco di forma deve arrivare a Praga e abbiamo un piano preciso per riuscirci». Parole confortanti da un lato, ma che dall'altro stridono con quelle che lo stesso ex portiere aveva rilasciato un anno fa a Riga, dopo la sconfitta con i padroni di casa, favorita dall'ampio turnover: «Avevamo un piano ben chiaro in testa – aveva spiegato allora –. Il problema non era tanto cosa avremmo fatto né come l’avremmo fatto, bensì riuscire a spiegarlo. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a ottimizzare le energie nella seconda settimana in vista del weekend decisivo. Però è sempre difficile immaginare come certe cose vengano interpretate». Peccato che il quarto di finale contro la Germania avesse reso queste parole beffardamente vuote di significato.

Per evitare che la storia si ripeta nuovamente, Fischer ha aggiunto una tessera al suo staff, l'ex wrestler professionista Stefan Schwitter. Nel ruolo di ‘Performance Coach’ sarà chiamato a occuparsi di condizione fisica, ma anche del mentale. Il suo concetto di lavoro incentrato sulla concentrazione dovrebbe far sì che i giocatori si focalizzino sul ‘qui e ora’ e riescano a offrire la miglior prestazione al momento decisivo, senza lasciarsi distrarre come accaduto l'anno scorso.

Servono i rinforzi

E il sistema di gioco? Anche in questo caso Fischer è intenzionato ad apportare qualche adattamento: nel corso dell'inverno l'ex tecnico del Lugano si è infatti incontrato con numerosi allenatori di Nhl. Il suo viaggio in Nordamerica con Weibel è però servito anche per confrontarsi con le franchigie in cui militano gli svizzeri e pianificare il più possibile il loro arrivo o meno. Già, perché come di consueto una buona fetta del successo elvetico dipenderà da quanti ‘Nhler’ saranno disponibili e in che stato di forma. La situazione attuale vede i New Jersey Devils (con Nico Hischier, Timo Meier, Jonas Siegenthaler e Akira Schmid) già eliminati dalla corsa ai playoff, al pari dei Chicago Blackhawks di Philipp Kurashev e degli Arizona Coyotes di Janis Moser. Quest'ultimo è però in scadenza di contratto e se non dovesse firmare un contratto prima di maggio deciderà verosimilmente di rinunciare ai Mondiali per non rischiare un infortunio che comprometta le trattative. Sono invece già certi di accedere alla postseason i Vancouver Canucks di Pius Suter, i Winnipeg Jets di Nino Niederreiter (ma il grigionese è attualmente infortunato) e i Nashville Predators di Roman Josi, ai quali dovrebbero aggiungersi presto i Los Angeles Kings di Kevin Fiala. Un'eliminazione precoce delle rispettive compagini permetterebbe comunque un loro arrivo a Praga, mentre la situazione del ventisettenne sangallese dipende anche dalla nascita del suo primogenito, prevista proprio a inizio maggio.

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