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Il Lugano tira il fiato. ‘Dopo settimane dure, ci farà bene’

I bianconeri tornano al successo in quel di Porrentruy e difendono il sesto posto, salendo a quota 71 punti. ‘Ma è stata una serata difficile’

Inizio in salita in una domenica complicata, decisa da un’accelerazione nel terzo tempo
(Keystone)
5 febbraio 2024
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L’aveva del resto già detto Calvin Thürkauf la sera prima, dopo la clamorosa beffa con il Davos per colpa di quel gol segnato da Matej Stransky a un minuto dal termine, che la trasferta a Porrentruy non sarebbe stata di quelle facili, perché quando ha la possibilità di giocare in casa sua, l’Ajoie in pista ci mette l’anima. E che quelle del capitano bianconero fossero ben più che semplici parole di circostanza, lo si è immediatamente capito non appena è iniziata la sfida della domenica sera alla Raiffeisen Arena. Non tanto per l’immediato vantaggio giurassiano, al cinquantatreesimo secondo di gioco, quando Quenneville devia malauguratamente alle spalle dell’incolpevole Koskinen un disco messo in mezzo da Audette, bensì perché per tutti i primi quaranta minuti – e fors’anche oltre – delle due squadre in pista non è certo quella di Luca Gianinazzi a dare l’impressione migliore, costretta com’è a fare i conti con la pressione dei padroni di casa, che giocano con grinta, impegno e molta determinazione al cospetto di una formazione bianconera che manca invece di esplosività, ma soprattutto di lucidità. Segno, forse, che non ha ancora digerito lo smacco della sera prima, in un periodo già di per sé non facile da un punto di vista contabile, e non solo a livello di punti: infatti, andati alla prima pausa in svantaggio di una rete, quando riescono infine a segnare – al 22’32”, in shorthand, e solo grazie a una ‘papera’ di Ciaccio su un tentativo di disimpegno di Arcobello – i bianconeri mettono fine a un digiuno di reti che perdurava addirittura da centosei minuti e mezzo, ovvero dal provvisorio 2-1 di Luca Fazzini in quel di Altstetten, al trentaseiesimo minuto della sfida persa 5-2 il martedì prima contro lo Zurigo.

Un Luca Fazzini che, tra l’altro, farà parlare di sé anche a Porrentruy, in un terzo tempo nato male – gran deviazione di Romanenghi, classico gol dell’ex con cui il ticinese riporta avanti i giurassiani al 45’33” – ma finito però in gloria, con il bomber di Arzo che al 52’48” dà la svolta definitiva a un confronto a cui gli ospiti restano aggrappati grazie all’improvviso backhand di Andersson che permette loro di rispondere subito al 2-1 giurassiano, appena un minuto e tredici secondi dopo. «È stata una partita difficile – ammette, a caldo, capitan Calvin Thürkauf ai microfoni di Teleticino –. L’Ajoie ha segnato subito e la strada si è fatta immediatamente in salita. Non so dire se è mancata forse un po’ di aggressività da parte nostra, fatto sta che alla fine abbiamo ritrovato il nostro gioco e siamo riusciti a portare a casa il successo».

Per una vittoria che è un toccasana prima della pausa dedicata alle nazionali, che per i bianconeri durerà praticamente due settimane, visto che il primo impegno è in agenda sabato 17 alla BossardArena di Zugo, una tregua che Thürkauf e compagni potranno vivere con più di serenità, dall’alto dei loro 71 punti in graduatoria, ovvero sei punti di Davos e Ginevra soltanto due in meno di Berna e Losanna (pur se tutti i loro avversari diretti hanno una o più partite da recuperare). «Questa pausa farà bene a tutta la squadra – conclude il numero 97 del Lugano, autore ieri del definitivo 5-2 a porta vuota –. Nelle ultime tre settimane abbiamo lavorato davvero duramente, così ora approfitteremo dello stop al campionato per ricaricare le batterie in vista della sfida con lo Zugo». C.S.

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