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‘Sarà fondamentale attuare il nostro gameplan alla lettera’

Il Lugano si presenta alla Gottardo Arena dopo due sconfitte, ma con uno Zanetti in crescita: ‘A inizio stagione mi sono messo troppa pressione addosso’

Ancora due partite in bianconero poi tre in azzurro
(Ti-Press/Gianinazzi)
2 novembre 2023
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Molte volte dopo un paio di partite perse consecutivamente, ci si augura, di incontrare un avversario abbordabile, di quelli che solitamente si incontrano volentieri, per poter risalire la china, per tornare sul carro dei vincitori. Come si può definire l’Ambrì Piotta, prossimo avversario del Lugano domani sera alla Gottardo Arena, gradevole o indigesto ai bianconeri? Se si guarda alla storia dei derby disputati negli ultimi anni, il Lugano parte favorito, se si guarda alle recenti uscite, i biancoblù appaiono in netta progressione, grazie a tre successi consecutivi, mentre il Lugano, dopo sei vittorie di fila, arriva da due sconfitte casalinghe.

Per Marco Zanetti la faccenda è chiara, bisogna subito voltare pagina: «È una partita che personalmente mi piace molto giocare – esordisce il numero undici dei bianconeri –, mi ricordo la passata stagione, quando ho disputato questa super sfida cantonale per la prima volta, è stata un’emozione unica, ogni volta è incredibile vedere le due piste strapiene. Peccato che dopo l’ultima partita alla Cornèr Arena siano avvenuti degli incidenti. Domani speriamo di poter offrire un grande spettacolo, che sia non solo sul ghiaccio, ma anche sugli spalti. A livello sportivo sappiamo che i leventinesi sono in crescita, abbiamo analizzato le loro vittorie, siamo pronti, faremo il possibile per fermarli, non ci mancano i mezzi, sarà fondamentale attuare il nostro gameplan alla lettera, ma sono fiducioso».

Una fiducia concernente anche il rendimento del ventunenne attaccante nato a Varese, che dopo un inizio di stagione altalenante, ultimamente sta ritrovando la forma mostrata nello scorso campionato. Finora quest’anno ha all’attivo 17 presenze con una rete e due assist: «Lo so, all’inizio ho fatto un po’ di fatica, tutti si ricordavano uno Zanetti veloce e presente, visto che il pattinaggio è una delle mie armi migliori. Quest’anno mi ero forse messo un po’ troppa pressione addosso, ma cerco sempre di portare il mio apporto in pista, faccio il possibile per aiutare la squadra. Posso e devo realizzare qualche punto in più, l’aspetto fondamentale è rimanere tranquillo e poi i risultati arriveranno».

‘Con lo Zugo abbiamo difeso male’

Facciamo un passo indietro e torniamo un momento sulla sconfitta di martedì con lo Zugo, come giudichi quella sfida? «Allo Zugo dobbiamo fare dei grossi complimenti. Ci ha messo davvero in difficoltà, come abbiamo potuto osservare, riguardando degli spezzoni di gara al video. I suoi giocatori arrivavano sempre molto veloci, lasciandoci poco tempo per pensare e reagire. Abbiamo perso troppi dischi preziosi nella nostra zona difensiva e non abbiamo difeso bene la nostra “casa”. Schlegel ha dovuto compiere parecchi interventi, spesso sebbene fossimo in vantaggio numerico nello slot, erano loro ad arrivare prima sul disco».

Un passo falso che non ci voleva, perché il Lugano sembrava ben lanciato, non solo per le sei vittorie filate, ma anche per il bel gioco espresso che aveva regolarmente messo in difficoltà gli avversari: «Lo sport è fatto anche di eventi e periodi del genere. Ogni tanto tutto funziona e poi a un tratto ti ritrovi nuovamente a dover recuperare. Bisogna rimanere concentrati, non perdere la lucidità. La nostra è una lega che non concede tregue, è importante recuperare bene sia fisicamente, come pure mentalmente».

‘La mia vita è cambiata’

Il ventunenne Zanetti si sta evolvendo, sia sul ghiaccio, sia fuori: «Ho sempre più responsabilità, sia sul ghiaccio, sia nella vita privata. Prima abitavo a Porza, in un appartamento nelle vicinanze della pista, insieme a Davide Fadani, adesso mi sono spostato da solo a Paradiso. È cambiata un po’ la mia vita, ogni tanto mi raggiunge pure la mia ragazza, le mansioni da svolgere sono molte, ma riesco a gestirmi bene».

Dopo le due partite del fine settimana, il campionato si ferma per dare spazio alle squadre nazionali. Per il giovane attaccante è arrivata puntualmente la chiamata dalla squadra azzurra. «Sì, è arrivata la convocazione. Ci ritroveremo a Bolzano, poi disputeremo un torneo a Budapest, nel quale affronteremo Slovenia, Ungheria e Ucraina. Recentemente l’allenatore e il direttore della selezione italiana sono venuti a vedere me e Giovanni Morini. Abbiamo parlato con loro e ci avevano preannunciato la chiamata. Sono sempre contento di poter giocare con la Nazionale e poi cambiare aria ogni tanto fa bene».

Luca Gianinazzi

‘Possiamo scegliere quali stranieri schierare’

Per coach Luca Gianinazzi ci sono delle gradevoli novità: da venerdì il trentenne potrà infatti nuovamente disporre di Markus Grandlund, Stephane Patry e Cole Cormier, mentre rimane assente Santeri Alatalo. «Siamo felici in particolare di avere nuovamente a disposizione Grandlund – commenta, con lui possiamo contare su sette stranieri e potremo scegliere chi scenderà in pista».

Il derby è una partita particolare anche per Gianinazzi, che però aggiunge: «Non conterà niente chi ha vinto gli ultimi scontri diretti, nessuno ci regala punti extra per aver vinto la maggioranza dei precedenti derby. Dobbiamo essere concentrati sul presente, sarà una sfida come sempre molto affascinante. Quando ti trovi in un ‘momentum’ favorevole lo vuoi cavalcare, quando invece è negativo vuoi uscirne il più presto possibile. Il passato è passato, non possiamo cambiarlo, sta a noi giocarci bene il futuro prossimo. Non guardo la classifica, sono concentrato sulla prestazione, su come ci alleniamo giornalmente sulla nostra evoluzione come squadra. È a marzo vogliamo ritrovarci il più alto possibile in classifica».

A livello di formazione, il rientrante finlandese è stato provato con Morini (al centro) e Ruotsalainen, il terzetto Carr-Thürkauf-Joly è inscindibile, Arcobello è stato provato al centro di Gerber e Fazzini, mentre Zanetti compone la quarta linea con Verboon e Walker. A giocarsi il posto come tredicesimo attaccante rimangono dunque Cormier, Patry e Cjunskis. In retrovia le coppie sono formate da Mirco Müller e Wolf, da LaLeggia e Guerra e da Peltonen e Andersson. Hausheer dovrebbe fungere da settimo difensore.

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