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Dalle palme al deserto è di nuovo tempo di ghiaccio

Al via l'Nhl, con Edmonton e Carolina favorite per succedere a Vegas, dieci svizzeri in lizza e un futuro potenziale fenomeno: Connor Bedard

In giugno era finita così
(Keystone)
10 ottobre 2023
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Alla veneranda età di 130 anni la Stanley Cup sembra preferire il caldo, e così, con l’eccezione del 2022 trascorso a respirare la fresca aria di montagna di Denver dopo due anni di soggiorno sotto le palme a Tampa, ha deciso di trasferirsi nel deserto del Nevada, a Las Vegas. Finora di tornare “a casa” in Canada non se n’è parlato (dove manca dal 1993, ospite dei Montréal Canadiens), ma secondo i bookmaker ciò potrebbe cambiare quest’anno. Gli Edmonton Oilers sono infatti tra i principali accreditati per la vittoria finale, al pari dei Carolina Hurricanes.

La franchigia dell’Alberta si basa nuovamente sulla fenomenale coppia McDavid-Draisaitl (319 punti in due la scorsa stagione) e su un portiere in ascesa come Stuart Skinner. Dopo il secondo posto nella Pacific Division, ancora una volta però i Petrolieri non hanno tenuto fede alle attese nei playoff. I ‘Canes’ di Raleigh contano invece più sull’esperienza, a immagine del portiere Andersen (34 anni), del difensore Burns (38) e del capitano Staal (35), affiancati a elementi di grande qualità come Svechnikov, Teräväinen e Aho.


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Attenti a loro due

I Vegas Golden Knights, campioni in carica, hanno invece optato per la continuità. Il percorso nella postseason è però stato in parte sorprendente e per ottenere il bis i Cavalieri dorati sperano che Hill possa ripetere le prestazioni degli scorsi playoff, con il 93,2% di parate. Per gli sfidanti Florida Panthers, invece, potrebbe farsi sentire la partenza verso Anaheim del difensore Gudas, sostituito da Ekman Larsson.

Tanto convincenti in regular season quanto deludenti nei quarti di Conference, i Boston Bruins hanno salutato lo storico capitano Patrice Bergeron e numerosi altri elementi di spicco (Krejci, Orlov, Bertuzzi, Foligno e Hall). Nonostante alcuni innesti interessanti (Lucic e Shattenkirk su tutti) nel Massachusetts ci si prepara a festeggiare i cent’anni senza grandi attese, ma chissà che ciò non sia un bene. Tra le altre squadre, hanno le migliori carte da giocarsi i Dallas Stars – se riusciranno a rimanere costanti –, i Toronto Maple Leafs – a patto di sconfiggere la maledizione playoff – e i Colorado Avalanche, la cui stagione post-titolo è stata inferiore alle attese.

Gli ambiziosi ‘Swiss Devils’

Gli occhi degli appassionati svizzeri saranno rivolti soprattutto verso i New Jersey Devils, vera e propria colonia elvetica d’Oltreoceano con quattro rappresentanti rossocrociati. Tra i pali Akira Schmid, dopo l’esplosione negli scorsi playoff (92,1% di parate e due shutout), si contenderà il posto da titolare con Vanecek. Nel reparto arretrato Jonas Siegenthaler si è ormai affermato come uno dei migliori difensori difensivi al mondo e nel corso dell’estate ha lavorato soprattutto sulla mobilità, per tenere il ritmo degli attaccanti sempre più rapidi, diminuendo la massa di 7 kg e integrando delle sedute di pilates nella sua preparazione. In attacco invece il centro vallesano Nico Hischier è reduce dalla sua miglior stagione a livello contabile (87 punti, di cui 32 gol, in 93 partite), ma si è pure distinto difensivamente, giungendo secondo alle spalle di Bergeron nei voti per il premio al miglior attaccante difensivo. Infine c’è Timo Meier, giunto nel corso dell’ultima stagione da San José e ricoperto d’oro con un contratto da 8,8 milioni di dollari annui fino al 2031, il cui compito sarà quello di realizzare il maggior numero di reti possibile, senza tralasciare la componente fisica. Ai Devils manca forse ancora un po’ di maturità per puntare al colpo grosso – l’eliminazione in cinque partite contro Carolina nelle semifinali di Conference ne è la dimostrazione –, ma a livello tecnico, con elementi come Luke e Jack Hughes, Mercer e Bratt, hanno ben pochi eguali.


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A Newark si parlerà molto Schwytzerdütsch

Sparsi nella lega ci sono altri sei svizzeri. Iniziamo da Roman Josi, alla sua settima stagione da capitano dei Nashville Predators, compagine che negli ultimi anni è rimasta un po’ in mezzo al guado. Il difensore bernese sarà dunque chiamato, assieme a Forsberg, a trascinare la franchigia del Tennessee verso il ritorno ai playoff, dopo che nel finale della scorsa stagione era stato fermato da una commozione cerebrale. Il bottino di 59 punti in 67 partite è nettamente inferiore ai 96 dell’anno precedente, ma Josi rimane indubbiamente uno dei migliori tre-quattro difensori attualmente in circolazione. Kevin Fiala è reduce da un’ottima prima stagione da 72 punti ai Los Angeles Kings e il suo contributo sarà ancora indispensabile per agguantare nuovamente un posto nei playoff. A Winnipeg Nino Niederreiter si è ben ambientato, dopo l’inatteso trasferimento da Nashville, e il suo lavoro sporco sarà nuovamente necessario ai Jets per lottare per un posto tra le migliori sedici. L’ultimo bottino di 45 punti è peraltro di tutto rispetto per gli standard del grigionese. Salutati i Detroit Red Wings dopo due anni, Pius Suter si è trasferito ai Vancouver Canucks nella speranza di conferire nuovo slancio alla sua carriera, visto che nella scorsa stagione ha ottenuto appena 24 punti. Nella British Columbia lo zurighese parte come terzo centro e dovrebbe pure venire schierato nel secondo quintetto di powerplay. Chi è invece rimasto fedele alla sua vecchia squadra è Philipp Kurashev, che ha firmato un rinnovo biennale con i Chicago Blackhawks, alla cifra di 2,25 milioni all’anno (stabilita da un giudice). Dopo i 25 punti della scorsa stagione, dall’ex Lugano è atteso un ulteriore passo in avanti, in una compagine in piena ricostruzione. Infine Janis Moser è sempre più il perno degli Arizona Coyotes (un’altra squadra che però sembra avere ben poco da chiedere all’imminente campionato), dei quali è il difensore numero uno e una pedina chiave degli special team. Il biennese è tra l’altro reduce da una stagione in cui ha raddoppiato il suo bottino di punti. Con il ritorno in Svizzera di Denis Malgin e quello sempre più probabile di Tim Berni, la truppa elvetica si riduce di due elementi. Ma in American Hockey League vi sono tre neofiti, che cercheranno di guadagnarsi un posto nella squadra principale. Il portiere dei Florida Panthers Ludovic Waeber partirà con i Charlotte Checkers, il difensore Lian Bichsel, draftato in 18esima posizione assoluta nel 2022 dai Dallas Stars, accumulerà esperienza con i Texas Stars, mentre l’attaccante ex Ambrì André Heim è stato girato dai St. Louis Blues agli Springfield Thunderbirds.

Nuova era a Chicago

Un altro spunto d’interesse sarà il debutto tra i professionisti di Connor Bedard, prima scelta assoluta dell’ultimo draft e con il quale i Blackhawks vogliono inaugurare una nuova era, dopo gli addii di Toews e Kane. Il suo impatto dovrebbe essere molto più dominante rispetto a quello degli ultimi attaccanti scelti prima di tutti, Slafkovsky e Lafrenière, che non sono ancora riusciti a imporsi veramente. C’è però anche un altro rookie che ha brillato nella preseason ed è il 19enne dei Coyotes Logan Cooley. La nuova stagione è lanciata e il futuro roseo.


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Dovrà far dimenticare Toews e Kane: non sarà facile

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