il dopopartita

‘Vincere a Bienne non è mai facile, siamo contenti’

Alla Tissot Arena l'Ambrì Piotta soffre i Seeländer, subisce il pareggio a pochi secondi dal 60' e poi si impone ai rigori. Bürgler: ‘È un punto perso’

Spacek trasforma il rigore che conclude la sfida
(Keystone)
4 ottobre 2023
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Un po’ di Langnau, un po’ di Lugano, sono questi due i precedenti che possono descrivere al meglio la serata dell’Ambrì Piotta a Bienne. Come nel derby di venerdì scorso infatti i biancoblù hanno per lunghi tratti sofferto il gioco degli avversari e il computo totale dei tiri in porta recita 52-20 in favore dei Seeländer, ma sono comunque riusciti a resistere fino al 65’, stavolta però con esito favorevole. Come nell’Emmental, invece, hanno visto sfumare il terzo punto a pochi secondi dal termine dei tempi regolamentari, ma sono stati capaci di conquistare il secondo punto.

Dopo aver ceduto a Kessler durante la terza inferiorità del primo periodo, i ticinesi – tra i quali rientrano Juvonen e Virtanen – ribaltano il punteggio nel periodo centrale con Lilja e Bürgler e reagiscono anche al nuovo pareggio bernese di Haas con Kostner, durante la superiorità numerica di 5’ per la bastonata di Rajala (che per quel gesto, pare involontario, finisce anche sotto la doccia anzitempo) a Brüschweiler. Con espulso Kneubuehler è invece Grossmann a trovare la rete a metà terzo tempo. Poi succede di tutto nell’ultimo minuto e spiccioli: Lilja colpisce il palo, sul prosieguo dell’azione Virtanen riporta in vantaggio i leventinesi, ma a 16 secondi dal termine Haas devia alle spalle di Juvonen un tiro di Pokka. Si va così al prolungamento, nel quale Virtanen fallisce la più grossa occasione, mentre Pezzullo si fa notare in positivo per il recupero su Brunner. Si va così ai rigori, per i quali Matikainen manda sul ghiaccio Säteri al posto di Van Pottelberghe, tuttavia a vincere la sfida è Juvonen (che proprio ieri festeggiava i 29 anni), mai battuto, mentre sull’altro fronte vanno a segno Bürgler, Dauphin e Spacek.

Ancora alla rincorsa, riuscita

Dopo due sconfitte consecutive gli uomini di Cereda tornano dunque alla vittoria, mostrando nuovamente la capacità di rimanere attaccati con i denti agli avversari e di sfruttare le non moltissime occasioni create in avanti. Non si può però negare che vi sia anche una componente di fortuna, che in questo periodo sta assistendo Pestoni e compagni. Già, perché se fossero usciti dalle ultime tre partite senza nemmeno un punto in tasca, nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare. Stavolta gli special team sono stati meno d’aiuto del solito, con il powerplay andato a segno una volta in sette minuti complessivi. Il boxplay ha invece subito due reti su cinque occasioni, oltre alla situazione di cinque contro sei che ha prodotto il 4-4. Più che altro però in questo senso si è visto che concedere tre occasioni nei primi 20’ ha complicato l’entrata in materia (i tiri erano infatti 17-2) e che ha obbligato nuovamente i ticinesi a rincorrere, ancora una volta con successo.

Ai microfoni dell’Rsi Dario Bürgler commenta così la sua rete: «Con una mano non riesco neanche a tenere il bastone, no, il mio gol l’ho segnato a due mani, in questa situazione a volte tento questa soluzione e sono contento sia entrata. Ma alla fine è solo un gol ed è peccato aver perso un punto».

Sull’insieme la sensazione del numero 87 è agrodolce: «Il primo tempo è stato difficile, con le tre penalità ed era quasi matematico prendessimo gol. Ma poi abbiamo dato tutto, ci aiutiamo tra di noi e i giovani stanno facendo bene. Vincere qui a Bienne non è mai facile, quindi possiamo essere contenti, teniamo però i piedi per terra, abbiamo ancora molto da migliorare». V.B.

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