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Il Lugano guarda avanti. ‘Dobbiamo essere meglio di così’

La mancanza di costanza sull’arco delle partite continua a condizionare i bianconeri di Gianinazzi. Daniel Carr: ‘Come squadra c'è ancora da lavorare’

Soltanto un punto, sabato, in quel di Kloten
(Keystone)
1 ottobre 2023
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Kloten – È un Lugano che ha fatto gli straordinari quello visto all’opera nel fine settimana. In entrambe le occasioni, infatti, i bianconeri si sono ritrovati in parità sia alla fine dei tempi regolamentari sia dopo l’overtime, obbligando entrambe le partite a essere decise dopo l’esercizio dei rigori, e se venerdì si sono dimostrati più ispirati con due reti segnate e nessuna subita, sabato a Kloten hanno invece dovuto fare i conti con una sconfitta. Dopo cinque rigori tirati per parte ha infine pesato l’errore di Fazzini che non ha saputo rispondere all’ottima finta di Tyler Morley (in precedenza per il Lugano avevano già segnato lo stesso Fazzini e Joly).

La partita in terra zurighese è stata, una volta di più, un match dai più volti. Per i primi 30’ il Lugano ha mostrato poco, troppo poco per cercare di ottenere più di un paio di tiri pericolosi, soffrendo il ritmo alto e il forecheck asfissiante dei padroni di casa. Anche l’inizio di secondo tempo sembrava far presagire una serata abbastanza incolore, nonostante le due superiorità numeriche guadagnate. Poi il punto di Walker ha dato il la alla rimonta, smorzata infine da un errore di Alatalo nel momento in cui gli ospiti parevano in grado di poter gestire il risultato senza troppi patemi. Non cerca scuse l’allenatore dei bianconeri: «Non siamo entrati in partita nel modo corretto e con la giusta cattiveria, per questo motivo alla prima pausa il Kloten si è ritrovato meritatamente in vantaggio di due reti». Poi, come detto, la reazione è comunque arrivata. «È vero – continua Gianinazzi –. Io credo che il nostro problema principale sia stata l’entrata in materia. Quel brutto inizio ci ha condizionato. Dopo siamo cresciuti noi e siamo stati in grado di girare la situazione a nostro favore, riuscendo a prendere un po’ di vantaggio nel gioco. Il punteggio era sul 2-3 e avevamo in mano la partita, ma da quel momento e nel finale di terzo tempo non abbiamo giocato abbastanza bene per difendere il risultato».

Anche Daniel Carr sottolinea quanto l’avvio di partita sia stato difficoltoso. «In tutta onestà non saprei cosa dire di preciso. È la seconda volta consecutiva che concediamo all’avversario un vantaggio di due reti. Stasera (sabato, ndr) abbiamo commesso diversi errori all’inizio e poi nuovamente durante il terzo tempo: avevamo in mano il gioco e poi abbiamo permesso a loro di rientrare in partita. È importante imparare da situazioni del genere».

‘Le avversità della vita ti fanno crescere’

Tuttavia non c’è solamente negatività nel weekend bianconero. «Koskinen continua a fare delle parate incredibili, – continua il canadese –, e anche contro il Kloten ci ha permesso di restare in partita. Penso che nel secondo e nel terzo tempo abbiamo mostrato anche cose positive. Dobbiamo imparare a migliorarci, e prima lo faremo meglio sarà per tutti».

Per un curioso caso, gli avvii di campionato della presente stagione e della scorsa sono esattamente paralleli a livello di punti. Dopo otto partite giocate la classifica dice 9 punti, così come un anno fa. Certamente le situazioni sono completamente diverse. L’ottava partita dello scorso campionato era infatti stata l’ultima diretta da McSorley. Quest’anno invece Gianinazzi ha potuto lavorare sin da subito in un ambiente finalmente libero dai malumori di spogliatoio che avevano contraddistinto l’inizio dell’annata precedente. «Non so se questo voglia dire qualcosa. Semplicemente dobbiamo trovare una via per imparare a vincere, non credo ci siano parole diverse per descrivere la situazione. Ci sono sicuramente fattori positivi su cui dobbiamo costruire. Per esempio abbiamo segnato tre reti in 5 contro 5. Tuttavia, se riusciamo a segnare tre belle reti ma al contempo diamo all’avversario la possibilità di segnarne altrettante ci mettiamo in difficoltà. Abbiamo molto da imparare e molto lavoro da fare come squadra, ma dobbiamo andare avanti».

C’è comunque stata una reazione, e questo è qualcosa su cui costruire. «Abbiamo giocatori di carattere e in generale abbiamo mostrato carattere nel ribaltare il risultato. È bastato per guadagnare un punto, ma per arrivare alle vittorie piene dobbiamo crescere ancora di più».

Il canadese numero 7, uno degli uomini più in forma di questo Lugano, sembra si sia definitivamente ripreso. «È molto bello poter tornare. Lo scorso anno sono stato fermato da molti problemi di salute ma ora sono di nuovo qui, in piena forma. Negli ultimi incontri è stato veramente divertente giocare nella mia linea con Thürkauf e Zanetti: come linea continueremo sicuramente a crescere». L’infortunio è dunque alle spalle. «Sono cresciuto – conclude Carr –. Le avversità della vita ti fanno crescere. In questo senso ho ricevuto anche un grande supporto da parte della mia famiglia e dei miei amici e sono grato del loro aiuto durante certi periodi bui. Normalmente non mi piace molto quando i giornalisti mi chiedono troppo della mia vita privata, ma parlare di questo attraverso l’hockey è la cosa migliore, per cui vi ringrazio».

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