Automobilismo

Record Mercedes, sette volte campione del mondo costruttori

La scuderia tedesca ha cancellato il record di titoli della Ferrari tra il 1999 e il 2005 (6) dominando con Hamilton e Bottas il Gran Premio dell'Emilia Romagna

1 novembre 2020
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La notizia che su tutte domina il Gran Premio dell'Emilia Romagna è il settimo sigillo consecutivo al mondiale costruttori da parte della Mercedes-Benz che ha così cancellato il precedente Ferrari risalente al periodo tra il 1999 e il 2004. Toto Wolff a piena ragione ha ricordato quanto questo sia un risultato storico, di un team che ha fatto la differenza e che ha al suo servizio Lewis Hamilton il pilota con più gare vinte. Insomma, un binomio eccezionale e forse difficilmente ripetibile, anche se chi ama lo sport sa bene che nella storia arriva sempre qualcuno che ribalta prestazioni ritenute irripetibili.

Sul circuito del Santerno, dal nome del fiume che costeggia il tracciato, abbiamo ricevuto anche una seconda conferma: i vecchi circuiti per mille ragioni conservano un fascino e una capacità di generare spettacolo che i vari anelli alla Tilke non riescono a raggiungere. Per la cronaca ha vinto Hamilton con tanto di prestazione all'ultimo giro nel quale ha staccato il miglior tempo sul giro e prendendosi così il punto aggiuntivo per una classifica che ormai è scontata. Delude ancora una volta Bottas il quale, dopo la poleposition del sabato e una buona partenza, ha poi perso il bandolo della matassa, a suo dire e dei suoi meccanici anche per una noia causata da un pezzo che gli ha danneggiato la monoposto. Un detrito incagliatosi nella pancia posteriore, togliendogli pulizia aerodinamica. Sfortunato Verstappen che a sua volta al giro 51, finalmente secondo dopo una bella lotta con il finlandese della Mercedes-Benz, ha preso anche lui in pezzo di carbonio che gli ha prontamente afflosciato la posteriore destra, con immediato ritiro tra la ghiaia.

Il talento di Leclerq, la professionalità di Vettel

Triste dirlo, ma è stato divertente vedere l'uscita di Albon in lotta con Perez, la rimonta notevole di Kvyat che con ben quattro pit-stop alla fine era nella scia di una notevole Ricciardo ieri terzo. Leclerc ha remato per molta parte della gara e il suo quinto posto è da considerare ancora una volta come frutto delle sue capacità personali più che della Ferrari stessa.

Spendiamo ora due parole per Sebastian Vettel, che ieri ha corso molto bene, con tempi notevoli. Il box Ferrari gli ha regalato un pit stop con blocco della pistola anteriore destra che ha reso inutile il vantaggio che si era conquistato in pista. Come non bastasse, e per ragioni incomprensibili, durante la safety è stato nuovamente chiamato per montare le Rosse con ulteriore incolpevole perdita di posti. A tutti coloro che denigrano il tedesco, consigliamo di attendere con l'esercizio, perché se l'anno prossimo in Aston Martin dovesse confermare il suo talento, sarebbe uno smacco. La nostra opinione è che oggi a Seb non sia data la stessa monoposto di Leclerc per una ragione palese: non passare informazioni utili sugli upgrade della Rossa, cosa che tutti i team hanno sempre fatto al momento dell'annuncio del pilota e del suo passaggio ad altra squadra. Peccato che a Maranello gli abbiano fatto fare un intero campionato in questa scomoda situazione. Un'ulteriore osservazione che ribadiamo: Vettel è innamorato della Ferrari, ne rispetta la storia, ne onora il blasone e ha modificato il suo carattere inizialmente meno accogliente. Binotto stesso agli amici dice che uno come Vettel in F1 sia difficile da trovare per serietà e amore per il marchio. Certo, poi Sainz costa tanto tanto meno di lui...

Le ultime parole sono all'indirizzo della Sauber che ha piazzato Raikkonen nono e Giovinazzi decimo (autore di una partenza fulminante): finalmente punti e soldini in cassa. Buon segno, dopo il rinnovo di piloti e la conferma di Alfa Romeo ancora nel 2021.

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