CALCIO

Nessun miracolo, il Napoli saluta la Champions

Finisce 3-1 dopo inizio da incubo, partenopei eliminati dal Barcellona. Per gli spagnoli in gol Lopez, Cancelo e Lewandowski, per gli italiani Rrahmani

Quasi irrilevante il contributo di Osimhen
(Keystone)
12 marzo 2024
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Il sogno del Napoli di raggiungere i quarti di Champions svanisce a Barcellona. I partenopei escono sconfitti dall’Olimpico del Montjuic per 3-1 e devono dire addio anche al Mondiale per squadre che si giocherà nella prossima estate negli Stati Uniti. Gli azzurri lottano con ardore e coraggio ma pagano la cronica debolezza della propria difesa che troppe volte soffre terribilmente la freschezza e la velocità degli attaccanti blaugrana. Nel Napoli danno un contributo quasi irrilevante sia Osimhen che Kvaratskhelia, mentre Xavi (che deve fare a meno di Pedri, Gabri e De Jong, oltre a Torres, Balde e Alonso) si affida al sedicenne Yamal, al diciassettenne Cubarsi e al ventenne Lopez, la cui vitalità e fantasia mettono spesso in difficoltà gli avversari.

L’inizio della partita è da incubo per gli italiani, che dopo 16’ di gioco si trovano già sotto di due gol. Troppo lenta e compassata la difesa azzurra, peraltro poco o nulla sostenuta dai centrocampisti che presidiano male la delicatissima fascia di campo davanti alla propria area di rigore. Al 14’ Rhaphina fugge sulla sinistra, arriva sulla linea di fondo e piazza il pallone indietro per Lopez, che liberissimo in mezzo all’area batte Meret con un rasoterra. Passano solo due minuti e il Barça raddoppia: l’azione si sviluppa in contropiede ed è nuovamente Rhaphina a liberarsi al tiro, la conclusione sbatte sul palo e il pallone torna in campo proprio sui piedi di Cancelo che lo spedisce in porta senza difficoltà.

Il Napoli potrebbe abbattersi e ulteriormente disunirsi, ma non è così. Lentamente la squadra di Calzona ritrova coraggio e comincia a costruire le proprie azioni con continuità. Il gol che dimezza le distanze arriva al 29’: Politano si libera sulla destra e serve con un rasoterra Rrahmani, la cui conclusione di sinistro è vincente. Nella fase finale del primo tempo gli ospiti sfiorano anche il pareggio con una deviazione di Di Lorenzo su traversone di Mario Rui, che impegna Ter Stegen in una difficile deviazione in calcio d’angolo.

Nella ripresa il Napoli parte di gran carriera e mette sotto pressione la difesa avversaria creando anche una buon occasione con Politano. Al 5’ Cubarsi rifila un pestone in area a Osimhen ma nè l’arbitro, nè il Var ritengono di dover intervenire. Il Barcellona dopo una ventina di minuti di sofferenza riprende in mano il gioco e crea buone occasioni con Rhaphina e con Gundogan che costringono Meret a rispondere con due difficili parate. Al 34’ Lindstrom si presenta solo davanti a Ter Stegen e di testa sfiora il palo. Ma dopo tre minuti i sogni del Napoli di raggiungere il pareggio si infrangono definitivamente, quando Roberto scambia con Gundogan, entra in area di rigore e con un tocco offre a Lewandowski il passaggio decisivo che manda il polacco in gol per il definitivo 3-1.

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