CALCIO

Il Lugano prova a smorzare la fame dello Stade Losanna

I bianconeri riprendono il campionato domenica a Cornaredo, con una rosa in via di guarigione. Croci-Torti: ‘Hanno giocatori veloci e un super talento’

19 gennaio 2024
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Bentornato campionato! Dopo poche settimane dall’ultima giornata del 2023, disputata il 17 dicembre, si ricomincia a giocare per i tre punti. Mai si era ripartiti così presto in gennaio, non dobbiamo dimenticare che in giugno ci saranno i Campionati europei in Germania e bisogna lasciare il tempo alla Nazionale di prepararsi per l’evento.

Al Lugano per la ripartenza è toccata la Cenerentola del torneo, lo Stade Losanna, che affronterà domenica pomeriggio a Cornaredo (inizio 16.30). I bianconeri registrano ancora qualche defezione, vedi gli squalificati Macek e Nkama, gli infortunati Babic e Aliseda, l’ammalato Saipi e Belhadj, impegnato con la Nazionale tunisina alla Coppa d’Africa. Osigwe, infortunato di lungo corso, si sta allenando, ma non è ancora pronto per tornare in campo. Titolare per il Lugano sarà il giovane Berbic.

«Un esordio difficile – spiega Mattia Croci-Torti durante la consueta conferenza stampa prepartita –. Due cose ci devono far paura: la prima che la partita inaugurale nasconde sempre tante insidie, la seconda che andiamo ad affrontare una compagine alla ricerca di punti salvezza. Giocherà per ottenere un risultato positivo. Sarà complicato trovare gli spazi, dovremo stare molto attenti nella fase di transizione. Loro hanno comunque giocatori veloci, bravi nelle ripartenze. Poi nelle loro fila hanno forse il miglior giocatore della lega, il 19enne spagnolo d’origine tunisina Ismaël Gharbi, un talento fantastico, che quest’anno ha giocato tre partite da titolare nel Paris St. Germain. Un ragazzo al quale dovremo fare molta attenzione. Da parte nostra, devo confessare che sono un allenatore molto felice. Anche se in questi giorni nello spogliatoio circola l’influenza (Steffen in forse, ndr) ed è possibile che debba rivoluzionare la formazione che avevo in mente. Ho recuperato giocatori importanti come Bottani, Valenzuela e Grgic, anche Marques è pronto. Questi elementi danno energia al gruppo, sono importanti. Reduci da infortuni, hanno nelle gambe al massimo 45 minuti, ma potrebbero risultare importantissimi. Adesso che ritorniamo a essere una rosa completa, più che pensare di cambiare qualcosa, cerchiamo di dare delle certezze. Il mio compito è quello di cambiare il meno possibile, quanto basta per mettere in difficoltà l’avversario. La mia squadra ha bisogno di certezze e non di tanti cambi che però per forza maggiore ho dovuto spesso fare. Saremo confrontati con una rosa più ampia, meno partite, più allenamento: ritorna una sana concorrenza che al gruppo farà molto bene. Ogni giorno tutti dovranno confrontarsi in allenamento per avere un posto in squadra, per mostrare di essere migliori dei loro compagni».

Mercato invernale, quello della compagine luganese, molto tranquillo. C’è stata la partenza di Arigoni per gli Usa, viaggio inverso invece per Doumbia. Il Mister bianconero sul rientro del 31enne centrocampista della Costa d’Avorio: «Una persona spettacolare, una persona che dà molta positività allo spogliatoio, lui dà sempre una mano a chi ne ha bisogno, in campo e fuori. Sono felicissimo di riaverlo con noi. In campo è molto duttile, sa che inizia una partita, ma non sa in che posizione la finirà. Il mio compito, con simili giocatori, viene facilitato: la sua forza, la sua aggressività, la sua fisicità sono caratteristiche che in tante partite ci sono venute a mancare. Non dimentichiamo che lui non gioca una partita “vera” dal mese di ottobre. Non ha il ritmo partita, nelle amichevoli ha avuto un minutaggio maggiore, ne aveva bisogno più di altri. Non sarà subito il giocatore che tutti conoscono, ma presto lo avremo al massimo».

Parlando dei singoli, una citazione anche per il rientro di Valenzuela, che potrebbe essere l’unico degli infortunati a essere in campo dal primo minuto. «Valenzuela è un giocatore che può ricoprire qualsiasi ruolo, la stagione scorsa ha giocato come mezzala a centrocampo. Un terzino che spinge molto, molto tecnico. Un giocatore che ci è mancato tanto. Siamo contenti di riaverlo, ma anche Marques, prima dell’infortunio aveva ben figurato e in futuro potrà giocarsela alla pari».

In questi giorni in Ticino si è parlato molto del trasferimento dell’ex nazionale Mario Gavranovic al Mendrisio. Un giocatore che forse poteva fare comodo al Lugano? «No! – risponde Croci-Torti, il quale aggiunge –: con Mario ho giocato nella stessa squadra, è un grande giocatore. Io penso ai miei attaccanti. Fino a ora hanno dimostrato di saper segnare. Sto parlando di Vladi e Celar, ma anche di tutti i centrocampisti offensivi che avevo nel girone d’andata. Con Cimignani e Steffen siamo riusciti comunque a reggere tutte queste assenze. Con Bottani e Mahou il nostro reparto offensivo onestamente non ha niente da invidiare a quelli di tutte le formazioni svizzere. Voglio sottolineare che Cimignani è un giocatore che con grande umiltà è riuscito a guadagnarsi tutto lo spazio ricevuto nelle ultime partite. Sta a lui confermare le prestazioni dell’andata. Ha aiutato la squadra giocando in molti ruoli, per questo potrà essere utile alla nostra causa. Senza dimenticare Babic, adesso infortunato, che ha segnato due reti. Ogni volta che l'ho fatto giocare si è messo a disposizione. Abbiamo bisogno anche di giocatori come lui, se da parte sua non ci sono richieste, rimarrà un giocatore del Lugano».

La partenza di Arigoni costringe il Lugano a tornare sul mercato. «Siamo vigili, dobbiamo trovare un sostituto. Non è una sorpresa che la prima opzione fosse Arnaud Souquet (31enne difensore francese, attualmente gioca nei Chicago Fire, ndr), però adesso aspettiamo per capire cosa succede sul mercato. Stiamo valutando altri profili, non ci vogliamo far trovare impreparati, sappiamo che non possiamo rimanere con un solo giocatore che ricopre quel ruolo. Anche se con i 4 difensori centrali che disponiamo – Mai, Hajdari, Hajrizi ed El Wafi – sicuramente si può pensare di giocare diversamente. Le opzioni ci sono».

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