Calcio

Il Benfica rimonta, ma la semifinale sarà tra Inter e Milan

Il pareggio a San Siro non cambia le cose: i nerazzurri d'Inzaghi superano l'ostacolo portoghese grazie al 2-0 dell'andata e alla grinta da Coppe europee

Barella festeggiato dai compagni dopo l’1-0
(Keystone)
19 aprile 2023
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L'Inter pareggia a San Siro ma si sbarazza del Benfica nonostante grazie al 2-0 all'andata e si guadagna l'accesso alla semifinale di Champions, per l'atteso derby europeo con il Milan. Una prestazione solida quella della squadra di un Simone Inzaghi che riporta i nerazzurri tra le top quattro d'Europa per la prima volta dal 2009/10, quando con José Mourinho in panchina alzarono poi la coppa a Madrid. Per arrivare alla finale di Istanbul stavolta si rinnoverà lo scontro con Maignan e compagni, uno scontro europeo in salsa milanese che non si vedeva dal 2004/05 (passò il Milan dopo il 2-0 all'andata e il 3-0 a tavolino al ritorno per lancio di fumogeni dai tifosi interisti), con il precedente della cocente delusione per l'Inter nella semifinale della stagione 2002/03, quando i rivali cittadini passarono alla finale con due pareggi e vinsero poi a Manchester contro la Juventus.

Ci sarà però tempo per arrivare alla stracittadina. Intanto Inzaghi si gode nuovamente la versione migliore della sua Inter, quella bella d'Europa e non quella brutta di campionato: solida, capace di reagire e resistere anche nei momenti più difficile e glaciale in zona gol. Trascinata dai suoi leader come Barella (in gol anche al ritorno, dopo la rete a Lisbona) e Lautaro Martinez, ma anche dagli uomini di esperienza come Dzeko e Mkhitaryan. Anche se sul 3-1 i nerazzurri hanno staccato la spina, un segnale non molto positivo per Inzaghi ma a quel punto la qualificazione era già in tasca.

L'Inter d'altronde ha avuto il merito d'indirizzare la sfida fin da subito grazie a una perla di Barella, che rientra col tacco e trova un mancino che si infila sotto il "sette". La reazione del Benfica è poca cosa, l'unico pericolo che corre Onana è su una punizione dalla distanza di Grimaldo che il portiere interista para in tuffo. Lautaro troverebbe anche il raddoppio, ma si libera con una spinta di Gilberto prima di colpire a rete di testa e l'arbitro Del Cerro Grande annulla. Il Benfica però alla prima dormita dell'Inter colpisce, cross di Rafa Silva e incornata di Aursnes che anticipa Dumfries e batte Onana, rianimando non solo la squadra ospite ma anche i cinquemila tifosi arrivati dal Portogallo (protagonisti anche di un lancio di fumogeni verso il settore dei supporter interisti nel secondo tempo).

Nella ripresa Schmidt lancia nella mischia il più offensivo Neres per provare a ribaltare la sfida e infatti i portoghesi alzano la pressione, protestando anche per una scivolata in area di Lautaro su Aursnes sulla quale, però, sia l'arbitro che il Var non intervengono. L'Inter si chiude e prova a ripartire, facendolo anche pericolosamente con un colpo di testa di Dzeko che non inquadra lo specchio. Ci pensa allora Lautaro Martinez a scacciare le paure dei 75mila di San Siro: combinazione Mkhitaryan-Dimarco, pennellata dell'esterno per l'argentino che da due passi riporta avanti i nerazzurri. Gli uomini di Inzaghi però non si fermano, spinti dalla carica del Meazza, e trovano anche il 3-1 con una gran giocata di Correa, che salta secco Otamendi e col destro a giro chiude partita e qualificazione. Il Benfica comunque non molla, centra un palo con Neres e trova addirittura il pareggio con due reti firmate Antonio Silva e Musa nel finale. Ma è troppo tardi, il biglietto per la semifinale era già in tasche interiste.

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