Calcio

Archiviato il procedimento contro Rinaldo Arnold

Inconsistente il sospetto di azioni illecite del procuratore generale dell’Alto Vallese a beneficio dell'amico di infanzia Gianni Infantino, presidente Fifa

12 aprile 2019
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È stato archiviato il procedimento penale contro il procuratore generale dell’Alto Vallese Rinaldo Arnold per i suoi legami con il presidente della Federazione internazionale di calcio (Fifa) Gianni Infantino. Il dossier era stato aperto nell’ambito dei cosiddetti Football-Leaks, documenti sulle relazioni tra le istituzioni del calcio e la finanza mondiale.

Lo riferisce oggi la procura cantonale vallesana, precisando che si è rilevato inconsistente il sospetto che Arnold avesse “interceduto” a diverse riprese in favore dell’amico d’infanzia Infantino, ottenendo informazioni presso il Ministero pubblico della Confederazione e un incontro con lo stesso numero uno dell’autorità federale Michael Lauber. In seguito ai Football Leaks e all’accusa dei media che il procuratore altovallesano avesse accettato da Infantino indebiti vantaggi (biglietti per incontri di calcio e inviti a congressi) nell’esercizio delle sue funzioni, il 23 novembre del 2018 la Procura vallesana aveva nominato un procuratore straordinario. Quest’ultimo il 4 dicembre ha avviato un procedimento penale nei confronti di Arnold per sospetto di accettazione di vantaggi, eventualmente di corruzione passiva.

L’inchiesta penale ha smentito i sospetti iniziali e il procedimento penale nei confronti di Arnold è stato pertanto archiviato con ordinanza del 10 aprile scorso. Durante l’indagine il procuratore ha sempre goduto della presunzione di innocenza e ha continuato ad esercitare le sue funzioni.

Dopo il vallesano Joseph Blatter, anche il successore Gianni Infantino, subentratogli a capo della Fifa nel febbraio del 2016, è oggetto di critiche in seguito alla pubblicazione dei Football Leaks, che riferiscono di accordi di segretezza. Dal marzo 2015 il Ministero pubblico della Confederazione indaga sulla Fifa per sospetta corruzione. In particolare, è stato avviato un procedimento penale in relazione all’assegnazione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022, a cui si è aggiunto quello della giustizia americana sulla vendita di diritti televisivi da parte della Federazione di calcio europea (Uefa). Da allora l’inchiesta si è estesa a macchia d’olio, portando anche all’arresto di diversi funzionari Fifa. Attualmente sono pendenti una ventina di procedimenti penali a livello internazionale. La Federazione internazionale di calcio è coinvolta sia come attore privato sia quale querelante e parte lesa.

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