Basket

Ambiziose le ticinesi in vista del weekend

Sabato alle 16 il Riva ospita il Nyon, alle 17.30 la Spinelli gioca a Pully e domenica alle 16 i Tigers vanno a Basilea

Il Riva, dopo la sfortunata partita di Aarau chiusa dopo un supplementare – overtime guadagnato dalle argoviesi a fil di sirena –, torna fra le mura amiche ospitando il Nyon. A inizio mese le romande avevano vinto di 7 punti e stanno solo 2 punti sopra le momò. È chiaro che potrebbe essere una questione di fattore campo e anche di crescita delle giovani giocatrici. Fatto è che la scelta di approdare in A è sempre più felice, se si guarda al rendimento nelle prime 7 giornate. Con un po' di esperienza in più, poteva starci qualche punto in più in classifica, per puntare a un quarto posto sempre alla portata di Picco e compagne.

Per la Spinelli a Pully non dovrebbero esserci problemi pur senza Langford, out per un mese: con tutto il rispetto per le Volpi di Dessarzin, la Sam è di un altro livello, come dimostrato contro Ginevra e nei quarti centrali a Monthey. Però non deve essere la Sam dell’ultimo quarto in Vallese, quando subì 31 punti in 10’.

«È una questione di testa – ci diceva coach Cabibbo sulla via del ritorno –. Minuti di follia che non si devono più ripetere perché potrebbero costare carissimo». Parole condivisibili specie se atteggiamenti simili dovessero vedersi contro squadre di livello superiore. Una lezione importante che sarà certamente stata discussa in questi due giorni.

I Tigers vanno a Basilea per vincere, galvanizzati da un’incredibile vittoria in Coppa col più quotato Neuchâtel. Bisogna dire che i neocastellani ci han messo del loro, con scelte sciagurate in attacco e in difesa e cambi non idonei, ma il Lugano risorto per la terza volta dal -9 a 5 minuti dalla fine (61 a 70) è stato un esempio di coraggio e abnegazione, e con Battey in panca. Le triple di Williams, Warden e Dell’Acqua hanno ricucito fino al 39’59”, per lasciarsi poi angosciare da un tiro di Moten rimbalzato sul ferro, quando c’era ancora un fallo da spendere! Ma il Lugano è questo, prendere o lasciare. Se ci fosse qualche franco in più per permettere a Montini di avere un quarto americano, i bianconeri potrebbero essere più avanti in classifica. Contro l’ultima della classe è l’occasione per avvicinare il 6° posto, ma serve una prova d’assieme come nell’ultimo quarto di mercoledì. Soprattutto, i suoi tre stranieri dovrebbero evitare i falli stupidi che, alla fine, penalizzano sempre la squadra. Difendere correttamente o dare manate a metà campo senza senso sono due cose diverse. Inoltre occorre una difesa degna di questo nome, perché troppe sono le penetrazioni e i rimbalzi lasciati all’avversario. Una lacuna che va colmata al più presto.

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