ATLETICA

Sandi Morris infiamma il City Event di Locarno

La 31enne supera l'asticella posizionata a 4,80m e s’impone dinnanzi ad Angelica Moser ed Elisa Molinarolo. ’Un’atmosfera pazzesca, grazie a tutti’

(Ti-Press/Golay)
3 settembre 2023
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Da lasciare completamente senza parole: il salto con l’asta femminile, degno antipasto del Galà dei Castelli, ha entusiasmato (e non poco) Locarno. Quella propulsione durante la corsa, la flessione dell’attrezzo. E lo stacco, lassù, ad altezze siderali. Uno spettacolo incredibile che da pochi, anzi pochissimi, passi assume un’altra prospettiva. Le rive del Verbano sono un battere incessante di mani... Uno strepito ogni qual volta l’asticella rimane, lì, ciondolante a quasi cinque metri. Le prime concorrenti desistono e, quando il sole inizia a nascondersi fra le montagne, le misure prendono slancio; rimangono solo in tre: Sandi Morris, la nostra Angelica Moser ed Elisa Molinarolo. L’americana (che sulle note di Freaks ha cercato pure l’assalto alla miglior prestazione mondiale) passa al primo colpo i 4,80m, sinonimo di nuovo record del meeting, non lasciando scampo alla concorrenza. «È stata l’atmosfera più incredibile mai sperimentata in competizioni! Le persone erano coinvolte, mi hanno fornito l’energia necessaria a superare questa misura. È stato uno spasso, mi sono divertita molto», ha commentato la 31enne. D’altronde ama competere in strada, soprattutto poiché «riesco a condividere questo momento con il pubblico: il battito del mio cuore quando sono in pedana». La rappresentante a stelle e strisce ha cercato di battere la miglior prestazione mondiale, ma «sono comunque soddisfatta. È stata una stagione difficile, in cui ho lottato assai prima di tornare in alto. I risultati non sono altisonanti, eppure stasera (ieri, ndr) mi sono di nuovo sentita a mio agio. Ho percepito forza, supererò presto misure più elevate». Fra due settimane l’ultima tappa della Diamond League su cui «focalizzerò tutte le mie energie per saltare più in alto di 4,90m», ha chiuso Morris, assicurando che, se l’asta verrà confermata pure l’anno prossimo, non mancherà.

Un’altra serata fantastica anche per la nostra Angelica Moser. «È incredibile come le persone abbiano sostenuto tutte noi atlete. La strada è differente rispetto allo stadio perché la pedana è rialzata e bisogna adattarsi, entrare in sintonia. Cambia l’approccio e il rimbalzo, un po’ più difficili, ma il calore del pubblico aiuta». Due anni fa un grosso incidente, ora sembra essere tornata a saltare misure considerevoli. «È stata necessaria pazienza. Un passo alla volta, finché autostima e fiducia in me stessa non mancassero. Ho anche cambiato allenatore, e mi sono rivolta a uno psicologo sportivo... Questo nuovo ambiente mi permette di esprimere il mio potenziale». Il nuovo coach, Adrian Rothenbühler, è uno specialista della corsa e delle gare multiple «quindi concentriamo l’attenzione sulla componente dello slancio. E vedo già degli ampi miglioramenti». Il 23 agosto ha firmato il personale, sinonimo di quinto posto ai Mondiali e di limite olimpico. «È stata una pazza settimana: ho sprecato molte energie mentali, e poi c’era Zurigo. Nelle ultime ore è successo di tutto, ho bisogno di recuperare e un po’ di vacanze». Il record nazionale di Selina Büchel «è nel mirino, ma l’obiettivo è di progredire finché supererò queste altezze». Le Olimpiadi di Parigi non sono ancora un pallino fisso: «sono un po’ lontane, ma diventeranno qualcosa di più concreto quando mancheranno sempre meno giorni», ha chiuso ponendo delicatamente l’asta nella custodia (di solito in cui ne sono contenute una dozzina).

Una progressione registrata anche da Elisa Molinarolo, prima italiana capace di raggiungere una finale iridata nella disciplina. «Le gare in piazza sono tutte molto belle, qui ho percepito veramente il calore delle persone... Un po’ di Italia. È stato doppiamente emozionante saltare, e alto, qui». La 29enne ha come detto appena conquistato la sua prima finale mondiale a Budapest: «La commozione è stata molta, ma continuare a raggiungere queste misure anche nelle competizioni successive è ancora più sintomatico poiché significa che non è successo nulla per caso. Ora bisogna pensare a finire la stagione e lavorare per l’anno prossimo». Molinarolo ha cercato il record nazionale della compagna di squadra Roberta Bruni (anche lei sulle rive del Verbano) di 4,72m «in quanto è il limite olimpico diretto, ma proveremo a risaltare la misura sperando che l’asticella rimanga lì; pian piano si cresce». La veneta non si ferma mai: oggi sarà in gara a Chiari e prossimamente al Palio della Quercia, l’ultimo appuntamento stagionale perché «il corpo ha bisogno di riposare e di vacanza».

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