inline hockey

Agli Europei la Nazionale si tinge d'argento

Impresa solo sfiorata per i rossocrociati tra Givisiez e Rossemaison: alla fine a trionfare è la Germania. ‘La voglia di far bene ci ha penalizzati’

La rimonta non si è compiuta
(Schnider)
23 novembre 2023
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Impresa solo sfiorata per la Svizzera: alla fine ad alzare la coppa Europa è ancora una volta la Germania. A caccia di riscatto dopo la controprestazione del 2022, la nazionale svizzera di coach Fabrice Eisenring, assistito dal ticinese Gracco Barberis, ha dimostrato carattere e solidità in tutti i reparti di gioco. Fin dalle prime battute del torneo era chiaro però che i tedeschi sarebbero stati la squadra da battere.

Venerdì a Givisiez la Svizzera ha avuto gioco facile contro inglesi e danesi, prima di regalarsi una vittoria risicatissima contro la Germania per 5-4. Sabato mattina i tedeschi si sono però rifatti vincendo contro gli elvetici per 6-3. Ma il vero colpo di scena si è verificato domenica, al termine della semifinale tra Svizzera e Danimarca durata oltre 4 ore a causa dell’inagibilità della pista e che si è conclusa sul 5-4 per gli elvetici: tuttavia, la condensa venutasi a creare, e che a tratti ha reso la pista scivolosa, ha spinto la federazione internazionale a spostare tutti quanti nel palazzetto di Rossemaison per portare a termine gli Europei. Una decisione che non ha fatto l’unanimità, visto che gli organizzatori del Givisiez stavano per risolvere la situazione e sia Svizzera che Inghilterra avevano espresso il desiderio di restare in terra friborghese. Alla fine, però, ha prevalso la posizione di una Germania che voleva assolutamente giocare altrove. Verrebbe da dire “da che pulpito”, visto che dopo oltre trent'anni di inline hockey la federazione tedesca organizza ancora campionati europei su piste prive di balaustre regolari...

Dopo qualche ora, le partite dell'Europeo sono riprese in quel di Rossemaison, nel canton Giura, dove nell’altra semifinale i tedeschi hanno sbaragliato la Gran Bretagna, addirittura con un 13-1. Quindi è arrivato il momento della finale, la Svizzera è partita male, colpendo più volte i pali della porta tedesca e commettendo troppi errori in difesa, costati un parziale lapidario di 5-0. «La voglia di fare bene ci ha penalizzati – ammette l’attaccante ticinese Christian Didier –. Ma i nostri avversari sono stati bravi, niente da dire». Fuori allora l’incolpevole portiere Vuilleumier, rimpiazzato tra i pali dal ticinese Demian Burri, nel tentativo di smuovere le acque e ridare calma e tranquillità ai rossocrociati. La rimonta non si è fatta attendere, e la Svizzera si è portata fino sul 4-7, ma la Germania è squadra troppo organizzata e cinica per farsi rimontare, e così è riuscita a chiudere il torneo aggiudicandosi la finale con il risultato un po’ bugiardo di 9-4. «È mancato il powerplay e non siamo riusciti a giocare le transizioni e le accelerazioni con pazienza» ammette coach Eisenring, che però vede il bicchiere mezzo pieno: «L’impegno dei giocatori è stato incredibile e sono sicuro che questa giovane squadra potrà rifarsi l’anno prossimo». Del resto, come conferma il tecnico, a questi livelli sono i dettagli a fare la differenza. «È una questione di millimetri, ma sono proprio quelli che alla fine bisogna conquistare».

Adesso il sipario sulla stagione 2023 cala definitivamente, e già imperversa la campagna trasferimenti per il 2024. Con il Sayaluca che annuncia il colpaccio: Renzo Ricci è il nuovo allenatore della squadra di Lega Nazionale A, dopo l’esperienza in Prima Lega alla transenna dei Tigers di Paradiso.

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