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‘Non avremo più bisogno di una fase di rodaggio’

Il Verbano inizia la nuova stagione, ‘obiettivo playoff e far crescere i giovani’. Igor Nastic: ‘Sfruttare il crollo di gara 4 dei quarti per crescere’

La squadra di Lnb, edizione 2022-23
8 settembre 2022
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La scorsa stagione è coincisa per il Verbano Unihockey con il miglior piazzamento in Lnb, il quarto posto al termine della regular season. Nei playoff è però arrivata nei quarti di finale l’eliminazione in quattro partite contro il Ticino Unihockey. «È stata una buona stagione, anche se il finale non è stato quello che volevamo – commenta il giocatore-allenatore Jarmo Eskelinen –, ma complessivamente siamo soddisfatti».

La rosa ha pertanto visto un solo cambiamento significativo, l’arrivo dell’ala finlandese Justus Mustonen: «Abbiamo cambiato solo uno straniero, penso che abbiamo una buona rosa per cui non abbiamo avuto bisogno di sostituire più giocatori. Mustonen lo conosco da quando giocava nella Nazionale U19 della Finlandia, so che è un buon giocatore».

Quali sono le ambizioni per la nuova stagione? «Il nostro primo obiettivo è quello di sviluppare e migliorare i nostri giovani e qualificarci ai playoff, poi faremo nuovamente il punto alla situazione».

La preparazione com’è andata? «Sono molto contento, abbiamo disputato un torneo, andato molto bene. Si può sempre fare meglio, ma globalmente sono molto soddisfatto e non vedo l’ora di iniziare la stagione».

‘La lega non ha un chiaro favorito’

Stagione che debutta domenica con l’incontro casalingo con il Thun, reduce dalla relegazione: «Penso che senza Turgovia e Basilea, il campionato sarà più compatto, senza una chiara favorita. Già contro il Thun al debutto sarà un bel confronto, potremo vedere a che punto siamo, sono fiducioso che possiamo portare a casa un buon risultato, anche se penso che i bernesi saranno una delle migliori squadre della lega».

Quest’anno ad affiancare il finlandese in panchina non ci sarà più Ales Zalesny, sostituito da Emmanuel Bruno e Cyrill Oehrli: «Non è mai un lavoro semplice, ci sono sempre nuove sfide da affrontare, ma sicuramente ora so meglio cosa fare per migliorare e sono fiducioso che con il nuovo staff avrò un sostegno adatto a gestire il difficile doppio ruolo e che quello è un settore in cui ora siamo più forti, ciò che semplificherà il mio lavoro. Sarà differente rispetto al passato abbiamo chiarito meglio le diverse responsabilità, Ales portava tante conoscenze, ma sono convinto che anche gli innesti potranno portare il giusto carattere nello staff e nuove motivazioni e idee. Finora sono soddisfatto del loro apporto».

Infine un messaggio ai tifosi: «Spero che i tifosi vengano in molti in palestra, è sempre un piacere giocare di fronte a un pubblico numeroso e appassionato, spero che i tifosi vedano la gioia dei giocatori nello scendere in campo».

‘Gli stranieri devono essere la ciliegina del lavoro con i giovani’

Il commissario tecnico Igor Nastic è fiducioso sulle possibilità dei locarnesi di ben figurare: «La squadra ha acquisito ulteriore maturità e capacità di adattamento allo stile di Jarmo, quindi se lo scorso anno di rodaggio ha portato a ottimi risultati, quest’anno probabilmente non avremo più bisogno di un periodo di assestamento. Dobbiamo prendere il crollo avuto nei quarti con il Tiuh come occasione di crescita e ripartire da lì. Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Poi il clima di rivalità all’interno del cantone permette confronti accesi e vivaci e porta sugli spalti tanto e caloroso pubblico».

Il colpo Covid com’è stato assorbito a livello societario? «Stiamo guardando avanti con rinnovato ottimismo, dopo un periodo cupo, che speriamo di non dover rivivere più, crediamo nel lavoro di Jarmo e nell’evoluzione del vivaio per attrarre sempre più giovani e far sì che l’acquisto di stranieri sia la ciliegina sulla torta, ma non l’ingranaggio fondamentale. Jarmo rappresenta inoltre un ottimo collante tra i Drakkar e la Prima squadra, permettendo ai giovani di fare il passaggio. Ciò che forse manca un po’, ma è un discorso generale dello sport ticinese, è una certa fame agonistica e di uscire dalla zona di comfort. Quindi cercheremo di trasmetterla ai giovani».

A livello giovanile, il raggruppamento Drakkar, c’è la novità della squadra U18 C, che va ad aggiungersi a U21 C, U16 B, U14 A e Juniori D. A rafforzare gli staff U18 e U21 ci saranno gli stranieri della Prima squadra che anche quest’anno porteranno sicuramente in campo la loro esperienza tecnica a beneficio dei giovani. Attualmente il club (ovvero la sezione Unihockey della Sag Gordola) conta 160 tesserati circa, dai più giovani di 6-7 anni, fino alla prima squadra.

Nuovo è anche lo sponsor tecnico che rifornisce i giocatori: «È una nuova spinta motivazionale, ma stiamo anche lavorando ad altre novità. A livello di comitato si è pensato a un ritorno al passato dal punto di vista dei colori, ma con un design moderno e dinamico. La situazione finanziaria è solida, ma siamo sempre alla ricerca di nuovi sostegni, per questo verranno anche organizzati eventi collaterali, come tombole, cene e iniziative da parte dei giocatori, per muoversi sul territorio e farsi apprezzare sempre di più regalando emozioni. Su questo lavoreremo parecchio nel corso della stagione. Al Cst offriamo inoltre ai nostri stranieri offriamo uno scenario idilliaco in cui allenarsi e lavorare, ciò che dà una carica in più».

«Come in tutti i comitati ci si mette la passione nei ritagli di tempo, però siamo alla ricerca di qualche nuovo innesto per rendere più solide alcune posizioni e fornire alla squadra un’offerta più professionale e far crescere i giovani. Vogliamo trasmettere valori legati al fair-play, all’amicizia e alla crescita dei giovani. Non cerchiamo dunque esperti di unihockey ma gente che condivida questi valori».

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