SPORT

Organizzatori con il fiato sospeso, ma niente bandiere bianche

I Mondiali di hockey, gli Europei di calcio e le Olimpiadi rimangono in agenda, nonostante il coronavirus. Ma Fasel (Iihf) ammette: 'Annullamento, una possibilità'

2 marzo 2020
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Sono molti gli organizzatori di eventi sportivi con il fiato sospeso a causa del coronavirus. I Giochi olimpici di Tokyo (24 luglio - 9 agosto), gli Europei itineranti di calcio (12 giugno - 12 luglio) e i Mondiali di hockey in Svizzera (8-24 maggio) sono tutte manifestazioni messe a rischio dal propagarsi del Covid-19. Per il momento, però, nessuno ha deciso di alzare bandiera bianca.

La maggiore urgenza è rappresentata dai Mondiali di Zurigo e Losanna, in calendario tra due mesi appena. Il presidente della federazione internazionale (Iihf), René Fasel, ha affermato che l'eventuale annullamento è una decisione che dovrà essere presa dalle autorità svizzere, la federazione non ha esitato ad annullare tutte le partite internazionali del mese di marzo, così come le competizioni U18: una scelta che  segue le raccomandazioni della commissione medica dell'Iihf. Interrogato sul futuro del Mondiale, Fasel ha escluso l'idea di disputarlo a porte chiuse, paventando la possibilità di annullare la manifestazione... «È un'ipotesi che dobbiamo prendere in considerazione», ha affermato, pur precisando che al momento il Mondiale rimane in agenda.

Uefa: 'Monitoriamo la situazione'

Più tempo per capire come evolverà la situazione sanitaria in Europa l'hanno a disposizione le autorità dell'Uefa... «Il calcio d'inizio di Euro 2002 avrà luogo a Roma il 12 giugno. Per il momento non vi è alcuna ragione di modificare il calendario. L'Uefa osserva da vicino l'evolversi della situazione ed è in contatto con l'Organizzazione mondiale della salute (Oms), così come con le autorità nazionali». Di certo, di coronavirus si discuterà e molto durante il comitato esecutivo in programma questa settimana ad Amsterdam.

Il Cio, che si chinerà sulla questione nel corso delle riunioni in programma domani e mercoledì a Losanna, è fermo sulle posizioni espresse dal suo presidente Thomas Bach, fermamente intenzionato a «far svolgere con grande successo i Giochi di Tokyo a partire dal 24 luglio. La preoccupazione attuale è di far sì che il processo di qualificazione possa aver luogo, assicurando nel contempo la protezione della salute degli atleti». Il processo di qualificazione, infatti, inizia a destare qualche preoccupazione, con molte competizioni già annullate, in particolare in Asia.  Membro eminente del Cio, il canadese Dick Pound aveva indicato all'agenzia Afp che il Cio non prende in considerazione la possibilità di posticipare i Giochi, almeno fino a quando a chiederlo non saranno le autorità dell'Oms.

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