CICLISMO

Il Tour de Suisse perde un giorno

Gli organizzatori decisi a ridurre a otto le tappe della corsa nazionale. Oliver Senn: 'Non c'era altra soluzione, è una questione finanziaria'.

25 settembre 2019
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«Non c’era altra scelta. Le finanze non sono solide, dobbiamo trovare fonti di finanziamento diverse dallo sponsoring e dal mercato, la cui resa è sempre più insicura». Ha spiegato così, Oliver Senn (direttore del Tour de Suisse fino al 2018 e tornato in sella per l’edizione 2020), la decisione di accorciare di un giorno la corsa nazionale. A partire dal prossimo mese di giugno, dunque, il TdS si correrà dalla domenica alla domenica successiva, eliminando di fatto il primo sabato, dedicato d’ora in poi alla presentazione delle squadre e alla corsa popolare sul tracciato affrontato il giorno successivo dai professionisti... «Avevamo bisogno di spazio e di tempo per organizzare eventi a côté delle corsa, eventi che ci aiuteranno ad alimentare le finanze». Gli organizzatori del weekend di partenza di Frauenfeld non si sono opposti alla decisione, così come la Ssr. L’avallo dell’Uci dovrebbe giungere a breve. Novità anche sul piano dell’organigramma. È infatti stata creata una nuova associazione, la Verein Tour de Suisse, composta dal gruppo di marketing sportivo Infront, da Swiss Cycling (proprietaria del Tour), dall’agenzia di marketing Protouchglobal e dall’organizzatore Tortour. Oliver Senn è tornato ad essere il direttore di corsa. «È una soluzione destinata a perdurare se vogliamo continuare ad organizzare il Tour de Suisse. Per il momento non vi sono altre strade percorribili».

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