Tecnologia

Usate ancora Windows 7? Da gennaio siete a rischio hacker

Microsoft terminerà il supporto al sistema operativo (e a Windows Server 2008) a partire dal 14 gennaio. Per evitare problemi, è consigliato intervenire per tempo

Il vecchio sistema operativo (quando era nuovo) Foto: Keystone
17 dicembre 2019
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Windows 7 è morto. Almeno dal punto di vista degli aggiornamenti di sicurezza e del supporto tecnico. Microsoft ha annunciato che dal 14 gennaio il sistema operativo rilasciato il 22 ottobre del 2009 non verrà più messo a giorno: niente più "pezze" di sicurezza o aiuti in caso di problemi. Lo stesso varrà per Windows Server 2008 e Windows Sever 2008 R2, che sopravviverà unicamente (e per tre anni solo) sulla piattaforma Azure.

Cosa succederà?

"Microsoft si è impegnata a fornire 10 anni di supporto tecnico per Windows 7 quando è stato rilasciato il 22 ottobre 2009 – scrive la multinazionale di Redmond –. Al termine di questo periodo di 10 anni, Microsoft interromperà il supporto di Windows 7 in modo da potersi concentrare sul supporto di tecnologie più recenti e di nuove esperienze". Senza aggiornamenti di sicurezza, fa notare dal canto suo la Centrale d'annuncio e d'anaisi per la sicurezza informatica "Melani" "dal 14 gennaio 2020 questi prodotti saranno al centro dell'attenzione degli hacker". Questo perché le lacune di sicurezza non ancora identificate presenti nel sistema non saranno più corrette, lasciando così i computer che impiegano i tre sistemi operativi virstualmente inermi contro attacchi mirati.

Quanto è grave il problema e come affrontarlo

Stando a Melani, in Svizzera sarebbero operativi ancora circa 10mila server con Windows Server 2008. Più difficile invece quantificare il tasso di computer installati con Windows 7. Stando a Statcounter, nel mese di novembre rappresentavano ancora il 16% dei dispositivi Windows che navigano su internet. Per questi ultimi si renderà ora necessario un aggiornamento in extremis, onde evitare possibili pericoli a medio termine.

Per affrontare il problema, Melani raccomanda di "sostituire il più rapidamente possibile i prodotti eventualmente ancora in uso" e se ciò non fosse possibile, di adottare "misure di protezione supplementari, come isolare i dispositivi dal resto della rete Internet". Per quanto riguarda Windows Server, specifica Microsoft, i clienti potranno usufruire di "tre anni aggiuntivi di aggiornamenti della sicurezza critici e importanti, senza costi aggiuntivi" passando sulla piattaforma Azure. "Per i clienti che non possono soddisfare la scadenza del supporto – aggiunge Redmond – è possibile acquistare aggiornamenti di sicurezza estesi per mantenere la protezione dei carichi di lavoro del server fino all'aggiornamento".

Dal canto suo Microsoft invita invece gli utenti di Windows 7 a "passare a Windows 10 prima di gennaio 2020", preferibilmente comprando un computer nuovo. Insomma: Windows 7 è morto, evviva Windows 10.

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