Curiosità

No, il mostro di Loch Ness non era un'anguilla gigante

Uno studio di un ricercatore dell'Associazione Popolare di Zoologia di Pittsburgh smonta la popolare teoria

Allora cos’era?
(Keystone)
28 luglio 2023
|

Cade un'altra ipotesi sul mostro di Loch Ness: non può essere un'anguilla gigante, una teoria molto popolare, dal momento che la probabilità di incontrarne una così grande è praticamente zero. Lo svela uno studio di Floe Foxon, ricercatore dell'Associazione Popolare di Zoologia di Pittsburgh (Stati Uniti), pubblicato sulla rivista JMIRx Bio.

L'analisi, che si basa su semplici calcoli statistici, prosegue, dunque, la ricerca della verità che si nasconde dietro una delle leggende più durature della storia, che ha catturato la fantasia del mondo intero.

Foxon ha utilizzato i dati sulle catture di anguille effettuate sia nel lago scozzese di Loch Ness sia in altri bacini di acqua dolce, in modo da calcolare la probabilità di osservare esemplari abbastanza grandi da avvicinarsi alle stime sulle dimensioni del mostro.

Secondo l'autore dello studio, le chance di incontrare anguille lunghe 1 metro sono di circa 1 su 50mila: una probabilità piccola, ma che potrebbe spiegare alcuni avvistamenti di creature sconosciute più piccole. Quella di trovare anguille eccezionalmente grandi, però, è praticamente zero. Quindi, pur riconoscendo la possibile presenza di esemplari di dimensioni importanti nel lago di Loch Ness, i calcoli statistici effettuati non supportano l'ipotesi dell'anguilla gigante.

"Questo studio ha permesso di applicare dati e rigore scientifico a un argomento davvero scivoloso come un’anguilla", scherza Foxon. "Contrariamente alla concezione popolare, l'analisi scientifica può inserirsi nell'incrocio tra folklore e zoologia – aggiunge il ricercatore – fornendo preziose informazioni su fenomeni di questo tipo".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔