laR+ IL COMMENTO

I ruoli che pensiamo sia giusto assumere

Il sistema patriarcale con gli imperativi ingiunti dai suoi stereotipi fa male a tutte e tutti, tranne forse a chi è ai vertici della piramide gerarchica

In sintesi:
  • Ci sono statistiche che testimoniano l’esistenza di uno specifico disagio maschile
  • Si tratta di problematiche generate proprio dalle prescrizioni del patriarcato
  • Gli uomini sono privati delle buone pratiche per vivere gli aspetti emotivi, le donne del potere socioeconomico
(Keystone)
8 marzo 2023
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Gli uomini sono vittime di molti più incidenti mortali sul lavoro rispetto alle donne. Soffrono di più sintomi depressivi quando rimangono senza impiego. Si tolgono la vita molto più frequentemente. In caso di divorzio hanno meno probabilità di ricevere in affidamento i figli. La lista di primati in negativo che coinvolgono gli uomini è lunga. L’ha stilata e accuratamente documentata Yari Carbonetti – educatore e autore di due tesi in psicologia sociale – in un articolo pubblicato sulla rivista online ‘Il Tascabile’. Si tratta di statistiche che testimoniano l’esistenza di uno specifico disagio maschile, talvolta però snocciolate per sostenere che si esagera nel criticare il sistema patriarcale, che le donne in fin dei conti godono di numerosi privilegi o che la responsabilità di tali situazioni sia del genere femminile.

La realtà è che anche queste problematiche sono originate dal sistema patriarcale, come spiega Carbonetti (a pagina 16) nella quarta puntata della rubrica ‘L’unica donna nella stanza’ ideata come avvicinamento alla giornata dell’8 marzo. È infatti a causa del tentativo di aderire all’immaginario ordito dalla mascolinità tradizionale che gli uomini sprezzano di più il pericolo e vengono indirizzati più spesso verso mestieri in cui si rischia maggiormente la vita. È per l’identificazione nel ruolo di capofamiglia con l’incarico preponderante di portare a casa lo stipendio che provano uno smarrimento maggiore quando perdono il lavoro. È a causa del mito dell’invulnerabilità che chiedono meno aiuto per affrontare i sintomi depressivi e arrivano più facilmente al suicidio. È per l’attribuzione alle donne di un istinto alla cura che si perpetua una maggiore propensione nell’affido dei figli alle madri.

Quando permettiamo veramente alle persone di raccontarsi

Insomma, il sistema patriarcale con gli imperativi ingiunti dai suoi stereotipi fa male a tutte e a tutti, eccetto forse a chi siede ai vertici della piramide gerarchica. Se da un lato molti uomini provano disagio per questioni che hanno a che fare con gli aspetti relazionali ed emotivi perché le buone pratiche per viverli non sono contemplate dal loro immaginario di riferimento, dall’altro nell’immaginario che definisce le donne è assente il potere socioeconomico, il cui monopolio è appannaggio dell’universo maschile. Lo hanno testimoniato le nostre tre ospiti precedenti. Un percorso da A a B nella carriera lavorativa e politica di una donna è di regola più tortuoso, ha messo in luce Alessandra Zumthor, tra le poche donne ad aver diretto una testata giornalistica in Ticino. Nella comunità scientifica il ruolo delle donne va ancora conquistato e definito, ha evidenziato Silvia Misiti, medica e ricercatrice. Mentre nei settori professionali a prevalenza femminile le condizioni di lavoro sono spesso più precarie e difficili, in particolare per le donne di origine straniera, ha raccontato dal proprio osservatorio di sindacalista Chiara Landi.

E poi: salari e pensioni strutturalmente più bassi, lavoro di cura non retribuito, molestie e violenza domestica sono solo alcuni dei tanti fardelli che gravano ancora sulle esistenze delle donne. C’è chi è stufo di sentire parlare di disparità di genere, c’è chi minimizza. "Ma quando permettiamo veramente alle persone di raccontarci le loro esperienze, il dolore che sta dietro ad alcune dinamiche, i traumi e le ingiustizie subite – dice Carbonetti – è impossibile non rendersi conto che qualcosa di molto radicale non funziona nei nostri comportamenti, nella nostra società, nei ruoli che pensiamo sia giusto assumere".

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