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Tabacco, finanze cantonali e coerenza

Il “decreto Morisoli” va applicato rigorosamente poiché frutto della volontà popolare. Che questa sia stata ottenuta con la bugia che la sua applicazione non avrebbe comportato tagli a danno delle fasce più deboli poco importa. Quando abbiamo accettato l’iniziativa sulla proibizione della pubblicità del tabacco “Giovani senza tabacco” il testo si prestava a ben poche interpretazioni: “Vieta in particolare ogni forma di pubblicità per i prodotti del tabacco che raggiunge fanciulli e adolescenti”. Ora per mano soprattutto del suo consigliere nazionale Rutz, che detto per inciso e alla faccia dei conflitti di interesse è presidente di Swiss Tobacco, l’Udc fa di tutto per annacquare il progetto di legge sconfessando de facto la volontà espressa dallo stesso popolo che è invece “intoccabile sovrano” in ambito di finanze cantonali. Che nella sigla Udc (partito chiaramente di destra) la parola “centro” sia solo un anacronistico specchietto per le allodole già lo sapevamo, ora apprendiamo che, sempre nella stessa sigla, l’aggettivo “democratica” è da interpretare ad assetto variabile.

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